Non è certo da ieri che ci ritroviamo, nostro malgrado, a denunciare il carattere reazionario dell’iniziativa politica del PD. Non crediamo sia il caso, ora, di fare la lista dei provvedimenti destroidi e antipopolari che, negli ultimi anni, il PD ha portato avanti a livello nazionale e locale. Potremmo citare le guerre “umanitarie” avallate dal governo D’Alema, o la contiguità rispetto alle politiche della troika (vedi Fiscal Compact), i rapporti con le lobby finanziarie e affaristiche, la presa di posizione a favore della TAV e contro le popolazioni della Val di Susa, la riforma Treu del mercato del lavoro, la contro-riforma scolastica e universitaria, il silenzio sulle trattative Stato-mafia, la svendita del patrimonio pubblico e le privatizzazioni (vedi Autostrade e Telecom), la riforma costituzionale in senso federalista… potrei continuare riempendo decine di cartelle fino ad arrivare alla cronaca di questi giorni.
I tavoli del centrosinistra e il silenzio sul Cosib
riceviamo e pubblichiamo l’appello redatto da un centro di studi politici formato da ragazzi e ragazze che vogliono liberare il Molise dalle tenaglie di una classe politica irresponsabile e anti-popolare.
APPELLO AI GIOVANI
Eccoli seduti attorno ad un tavolo, vecchi arnesi della politica e giovani aspiranti a ripercorrerne le orme: lo stesso tavolo di tre mesi fa, quello attorno a cui hanno consumato il primo delitto: regalare la provincia – ultima istituzione rimasta nelle mani del centrosinistra – al centrodestra, e lo hanno fatto in più modi:
- distruggendo la possibilità di costruire l’unità stessa del centrosinistra,passando sotto un silenzio di piombo l’esperienza della amministrazione uscente, evitando di far conoscere e portare alla discussione politica la natura reale del conflitto tra l’amministrazione provinciale uscente – nel cui merito per altro non vogliamo entrare – e la restante parte del centrosinistra.
- utilizzando il tema delle primarie più volte fissate ma mai organizzate come uno specchietto per le allodole utile a mantenere calmi quelli che si erano impegnati per realizzarle, far passare il tempo e renderle ormai non più praticabili, nonostante la mobilitazione popolare che le aveva chieste a gran voce.
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Aggiornamenti sulla vicenda dei rifiuti a Montagnano
Nel corso della seduta del Consiglio Regionale del 23 novembre sono state bocciate a ripetizione tutte le mozioni riguardanti la revoca o la sospensione dell’autorizzazione, rilasciata dalla Regione alla ditta Giuliani Environment, di stoccare rifiuti speciali e pericolosi in agro di Montagano. (Questa autorizzazione, come abbiamo spiegato diffusamente in questo articolo, ha numerose implicazioni che arrivano fino al progetto di costruire un nuovo inceneritore in Molise)
Il Comitato no agli inceneritori nel Molise invita alle dimissioni dell’assessore all’ambiente Muccilli in seguito allo scandalo del depuratore di Termoli, e chiede un incontro al prefetto.
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