La matematica e le opinioni. Alcune elementari nozioni di statistica ad uso dei negazionisti del femminicidio, più alcuni dati.

Sarebbe bello se nelle nostre scuole, invece di insegnare la matematica attraverso triti stereotipi di genere, come la mamma che va al mercato a comprare le uova o il piccolo Gigi che conta le sue macchinine, o attraverso problemi iper-astratti quali la la superficie laterale di tronco di piramide a base pentagonale, ci dessero gli strumenti per non farci abbindolare tutte le volte che un giornalista o un politico agitano “i numeri” come un feticcio per sostenere le tesi più aberranti.

In questo post vorrei parlare ancora dei “numeri” del femminicidio, questione di cui ci stiamo occupando in questi giorni, aggiungedo un’altra fonte, il Rapporto sulla criminalità pubblicato dal Ministero dell’interno con dati aggiornati fino al 2006, ma soprattutto facendo un piccolo esempio di come la nostra non casuale ignoranza in una materia apparentemente “neutra” come la matematica diventi una questione politica. Leggi tutto “La matematica e le opinioni. Alcune elementari nozioni di statistica ad uso dei negazionisti del femminicidio, più alcuni dati.”

Femminicidio. Storia di una parola e di una lotta

In Italia la parola femminicidio è stata scoperta solo di recente, ed è già posta sotto attacco. In molti rivendicano l’insensatezza di usare un nuovo termine per definire ciò che una definizione ce l’ha già: omicidio.
Proviamo a chiarire che
femminicidio non identifica tutti gli omicidi di donne: se un pazzo scende in strada con un mitra e spara sulla folla, le donne uccise non saranno state vittime di femminicidio; se il pazzo entra in una Casa Antiviolenza e spara, la situazione, evidentemente, cambia. Leggi tutto “Femminicidio. Storia di una parola e di una lotta”

Il Professore che non convince: riflessioni pacate sul femminicidio e su chi vuole negarlo

Pier Paolo Giannubilo è un giovane professore del Liceo Scientifico di Campobasso, noto, amato o comunque rispettato dai suoi studenti ed ex studenti, che trovano in lui un interlocutore sempre stimolante. Molti tra di noi, in redazione, l’hanno avuto come docente, lo seguono su Facebook e non hanno potuto fare a meno di notare un testo, pubblicato il 19 Maggio scorso, che inizia così:

“IL FEMMINICIDIO CHE NON CONVINCE – Vogliamo parlarne, senza isterismi e con cognizione di causa? Pubblico due note, la prima è una statistica, la seconda viene dal Fatto Quotidiano, a firma di F. Tonello.”

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CI RIGUARDA TUTTE

riceviamo, pubblichiamo e sosteniamo

Il 12 febbraio 2012, in una discoteca di Pizzoli (L’Aquila), una giovane donna di 20 anni è stata stuprata e ridotta in fin di vita.

Accusato di questa aggressione e tentato omicidio è Francesco Tuccia, un militare in servizio all’Aquila per l’operazione “ Aquila sicura” partita dopo il terremoto. Leggi tutto “CI RIGUARDA TUTTE”

Lettera aperta alle ragazze del Duemila

Riceviamo e pubblichiamo il contributo della compagna M. Giuseppina Fusco.

Care ragazze, chi vi scrive è una ragazza del secolo scorso. Avevo  trent’anni quando il Parlamento dopo quello che fu chiamato “l’autunno caldo” approvò norme a protezione delle lavoratrici madri e furono istituiti i nidi comunali. Ne avevo qualcuno in più quando vincemmo il referendum sul divorzio. Ne avevo quaranta quando vincemmo quello sull’aborto. Stavo giusto nel mezzo di quella favolosa età, quando fu approvato il nuovo diritto di famiglia, che tra l’altro riconosceva la patria potestà ad entrambi i genitori e istituiva i consultori familiari. Vigilammo su quanto di competenza locale per l’attuazione delle nuove leggi. Le leggi, noi donne lo sapevamo, sono come le idee: per camminare hanno bisogno delle gambe delle persone che ci credono. In quegli stessi anni, dopo l’orrore dei delitti del Circeo, affrontammo il tema della violenza sessuale, della necessità di una legge che punisse la violenza non come offesa alla “morale”, ma come offesa alla “persona”.

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Il Molise come non l’avete mai visto

Nell’ultimo post abbiamo parlato del rapporto pubblicato recentemente da Sbilanciamoci!, che prova a dare un quadro del livello di benessere raggiunto dalle regioni italiane sulla base del Quars, un indice alternativo al PIL, ideato appositamente per misurare la “Qualità dello sviluppo regionale”. In altre parole, il Quars tenta di dare conto di una serie di fattori che “fanno” la qualità della nostra vita, di cui il PIL non tiene conto, come la salute delle persone e dell’ambiente, l’uguaglianza e la giustizia sociale, il livello culturale e di istruzione, la garanzia di diritti per tutti/e.

Appena il rapporto è uscito, siamo andati subito a guardare i dati relativi al Molise: quella che segue ne è una sintesi, mentre qui accanto trovate il grafico “a ragnatela” che esemplifica i risultati ottenuti dalla nostra regione. Leggi tutto “Il Molise come non l’avete mai visto”

L’Italia come non l’avete mai vista (parte prima)

Questa immagine deformata dello stivale non è il disegno di un alunno poco diligente di terza elementare, al quale viene richiesto, nell’ora di geografia, di ricalcare sul quaderno la cartina dell’Italia; né è il frutto dell’opera di un cartografo che ha smarrito ogni più elementare nozione di disegno in scala. È l’“Italia come non l’avete mai vista” proposta dal rapporto annuale di Sbilanciamoci!

Questa carta non è stata costruita per riprodurre in scala le dimensioni del nostro paese: è stata pensata dai ricercatori di Sbilanciamoci! per mostrare il livello di benessere raggiunto in ognuna delle regioni italiane.

Ma che cosa si intende esattamente per “benessere”? Come lo misuriamo? E in Molise, che livello di “benessere” c’è? Leggi tutto “L’Italia come non l’avete mai vista (parte prima)”