Genti del mondo, uniamoci! La Rivoluzione Globale è appena iniziata!! (people of world, let us unite! Global Revolution just began!!)

Genti del mondo, uniamoci!

La Rivoluzione Globale è appena iniziata!!

(people of world, let us unite! Global Revolution just began)

 

“Il movimento antiglobalizzazione è stato il primo passo lungo questa strada. All’epoca il nostro modello era attaccare il sistema come un branco di lupi. C’era un maschio alfa, un lupo che guidava il gruppo, e altri che seguivano. Ora il modello si è evoluto. Oggi siamo un grande sciame di persone “.

Con queste parole Raimundo Viejo (Università Pompeu Fabra Barcellona, Spagna), ha posto la questione dei nuovi metodi di partecipazione e resistenza al nuovo giro di vite che il capitalismo finanziario ha messo in campo per guidare questa particolare fase storica di rimodellamento delle istituzioni pubbliche. Rinnovamento tanto nella sostanza quanto nella forma.

Il CIE di Santa Maria Capua Vetere si incendia di rabbia

6 Giugno: rivolta nel C.I.E. di Santa Maria Capua Vetere

 

Si può arrivare al punto in cui piangere la morte del proprio fratello può essere un atto di destabilizzazione così forte da provocare una repressione violenta. Quando ci vantiamo dell’avanzamento della nostra democrazia (e lo facciamo spesso, come tutti i bravi occidentali, preoccupati dell’impatto dei barbari nel salotto buono della comunità mondiale…) dimentichiamo episodi che non segnano semplicemente la fine dello stato di diritto, né stanno a significare un’eccezione, un’imperfezione del sistema; dimentichiamo episodi che sono la regola e la costituzione stessa del sistema di cose in cui viviamo, e hanno a che fare con l’esclusione, l’emarginazione, il razzismo, il fascismo sotto tutte le sue forme… o meglio, nella sua forma eminente: la negazione perenne e sistematica dei diritti. Uno di questi aspetti, o episodi, è quello rappresentato dai C.I.E. e dalle rivolte che sono ormai quasi all’ordine del giorno. Leggi tutto “Il CIE di Santa Maria Capua Vetere si incendia di rabbia”

Fuga dai Lager

Postiamo un breve video. Si tratta di un’intervista a due giovani tunisini scappati dal C.I.E. di Santa Maria Capua Vetere, la caserma “Andolfato”, dove sono rinchiusi molti migranti deportati da Lampedusa.

Fuga da un lager chiamato C.I.E.

I C.I.E. sono lager e vanno chiusi!

Non esiste nessun rispetto di ogni fondamentale diritto, non esistono cure mediche, né accettabili condizioni sanitarie.

Presidio al C.I.E. di Campochiaro – Report

“Pour les sans-papier,

sans logement,

sans travail,

sans droits,

sans égalité liberté fraternité”

Compagnie jolie môme

 

(Per i clandestini, senza alloggio, senza lavoro, senza diritti, senza uguaglianza libertà fratellanza)

 

Campochiaro, 9/4/2011–  Al presidio di solidarietà indetto dalla CGIL per i migranti trasferiti da Lampedusa ci sono una quarantina di persone, alcune in rappresentanza di associazioni quali “Primo marzo” e “Libera”.

Quaranta persone venute per mostrare il Molise che accoglie e per vedere di persona le condizioni in cui i migranti si trovano a vivere qui a Campochiaro da martedì 5 aprile. Leggi tutto “Presidio al C.I.E. di Campochiaro – Report”

Documento politico per la chiusura dei centri di espulsione nel Molise e in tutta Italia

 

 

 

I tempi della politica sono imprevedibili. Non ci è dato, infatti, poter stabilire i tempi in cui gli effetti, seguendo le cause, si manifesteranno. Possiamo tuttavia scorgere nello svolgimento storico degli eventi quelle che sono le tendenze fondamentali. Ecco perché possiamo parlare, a ragione, di manifestazioni “ricorrenti”. Se così non fosse, ci troveremmo senza la famosa bussola che ci permette di orientarci coscientemente piuttosto che brancolare in balia di fenomeni slegati fra loro.

Leggi tutto “Documento politico per la chiusura dei centri di espulsione nel Molise e in tutta Italia”

cronache dal nuovo mostro giuridico italiano: il CAI

nella ex caserma di santa maria capua vetere continua la detenzione dei migranti e delle migranti magrebin*!

sono scaduti da tempo i termini dei fermi di polizia, a queste persone non viene contestato nessun reato, eppure continuano ad essere detenuti nell’ennesimo prodotto dello “stato di eccezione”, ormai sempre più normale, che sospende ogni minima garanzia di diritti civili: il CAI, centro di accoglienza ed espulsione. L’ossimoro è troppo visibile per essere menzionato.

La notte fra il 10 e l’11 aprile, in seguito a dei tentativi di evasione, ci sono stati selvaggi pestaggi da parte delle forze di polizia. Agli avvocati che si sono mobilitati non è stato nemmeno permesso di accedere all’ospedale per visionare i referti medici dei migranti ricoverati.

Le realtà anti-razziste di Napoli e Caserta hanno indetto un presidio presso l’ex-caserma di Santa Maria Capua Vetere per il

14 APRILE ALLE ORE 11.

Contro la militarizzazione del territorio, cittadinanza per tutt*

Immigrati, per favore, non lasciatemi sola con i Castropignanesi

Un pezzo al volo sulla scia del primo marzo, in attesa dell’inchiesta sui migranti di Campobasso che stiamo preparando…

 

Il mio paese, Castropignano, conta 1045 abitanti. Ma è un dato falso, perché di quei mille, molti hanno conservato la residenza in paese ma vivono fuori.

Quest’anno sono nati 6 bambini/e (è un record) e sono morte 16 persone. Almeno la metà delle case del paese sono vuote.

La scuola rischia di chiudere.

 

 

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Migrazioni e globalizzazione: torniamo a discuterne?

Sommario. Il dibattito pubblico sull’immigrazione è fermo sul tema della sicurezza. La sinistra al massimo riesce a esprimere un vago sentimento della “solidarietá” e ha rinunciato del tutto ad affrontare il tema economico di fondo: perché emigrano? Se si vuole evitare una guerra tra lavoratori italiani e stranieri c’è bisogno di smascherare i mali della globalizzazione economica, contrastare la libera circolazione dei capitali e costituire un diritto globale alla migrazione.

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