Autoriduzione delle bollette dell’acqua per imporre il rispetto del risultato del referendum. Riunione martedì alla Caffetteria Morelia


Riunione per la campagna di Obbedienza Civile in Molise
Martedì 10 aprile 2012 ore 11.00
Caffetteria Morelia – via Monsignor Bologna, 15 –  Campobasso

26 milioni di italiani hanno deciso, votando ai referendum di giugno, di togliere dalla bolletta dell’acqua “la remunerazione del capitale investito” garantita ai gestori. Le norme oggetto del quesito referendario sono state abrogate il 21 luglio; i gestori, compresa Molise Acque, continuano ad inserire il profitto in bolletta.

Difendiamo i Beni Comuni – Presidio davanti al Palazzo del Governo

Giovedì 19 gennaio sarà votato il Decreto governativo sulle liberalizzazioni (meglio dire privatizzazioni). Tra le altre cose, il decreto prevede la privatizzazione di innumerevoli servizi pubblici tra cui la gestione dell’acqua. Infatti all’art. 20 afferma che il servizio idrico – considerato servizio di interesse economico generale – potrebbe essere gestito solo tramite gara o da società per azioni, eliminando così la gestione pubblica del servizio idrico. Per dirla ancora più semplicemente, si vuole eliminare l’esperienza che ha iniziato il Comune di Napoli che ha trasformato la società per azioni a totale capitale pubblico (ARIN) in ABC (Acqua Bene Comune – Ente di diritto pubblico).
E’ il tradimento totale del referendum che prevedeva la gestione pubblica dell’acqua senza scopo di lucro. E’ il tradimento del Governo dei professori. E’ il tradimento della democrazia.
Per i potentati economico-finanziari italiani l’acqua è un boccone troppo ghiotto per farselo sfuggire. Le grandi multinazionali europee dell’acqua (Veolia,Suez,Coca-Cola…). che da Bruxelles spingono il Governo Monti verso la privatizzazione, temono e tremano per la nostra vittoria referendaria, soprattutto il contagio in Europa.
Di fronte a ciò dobbiamo ribadire ancora una volta la nostra assoluta contrarietà e rilanciare una grande mobilitazione a difesa dei beni comuni e per la gestione pubblica degli stessi.
Per questo ci appelliamo a tutte le forze sociali e sindacali affinché prendano immediatamente posizione per il rispetto del voto democratico del popolo italiano.

Venerdì 20 Gennaio, in p.zza Prefettura, dalle ore 18, il popolo dei Beni Comuni si ritroverà sotto il Palazzo del Governo per esprimere la propria indignazione e per chiedere al Governo l’immediato ritiro del provvedimento. Facciamo vedere al Governo dei tecnici quanto vale la volontà popolare!

scarica l’appello del forum italiano dei movimenti per l’acqua: APPELLO GIÙ LE MANI DALL’ACQUA E DALLA DEMOCRAZIA

Il 26 novembre difendiamo i beni comuni!

 

Anche i comitati per l’acqua pubblica molisani si preparano alla grande manifestazione nazionale in difesa dei beni comuni e dell’esito referendario, per un’uscita diversa dalla crisi, che non guardi alla privatizzazione sfrenata e alla svendita alle banche e ai privati dei beni comuni.

Dopo l’incontro di sabato scorso a Termoli, che ha approfondito la questione della quota di profitto sulla bolletta che il referendum ha abolito, ma che è ancora percepita dalle società private a spese dei cittadini e che i movimenti per l’acqua pensano di auto-ridursi, si preparano i pullman per raggiungere Roma il 26 novembre.

Chi voglia partire dal Molise è pregato di confermare la sua presenza entro il 19 novembre all’indirizzo comitatoacquapubblicamolisechiocciolagmail.com.

Ecco l’appello di convocazione della manifestazione: Appello_manifestazione_nazionale_26_novembre

Sabato 12 novembre, Termoli – L’acqua non è un debito

Sabato 12 novembre ore 17

sala Tonino Bello (cittadella della carità – borgo antico), Termoli

Quanto è salata la nostra bolletta? Chi ci guadagna?

ASSEMBLEA PUBBLICA

per rilanciare la mobilitazione per la ripubblicizzazione dell’acqua,

in vista della manifestazione nazionale a Roma del 26 novembre 2011

Il grande movimento popolare che ha portato alla storica vittoria del referendum deve ora concretizzare i risultati ottenuti, per evitare che i grandi gruppi economici agiscano sotto banco per vanificare l’applicazione pratica di quelle vittorie e impediscano di fatto che i cittadini si riprendano i beni comuni. Non ci sono infatti segnali di iniziative concrete verso la ripubblicizzazione dell’acqua, e la legge di iniziativa popolare che dovrebbe tradurre in realtà il voto dei cittadini giace nei cassetti del Parlamento. Occorre tornare ad agire e a mobilitarsi, subito. In preparazione alla grande manifestazione nazionale che si terrà a Roma il 26 novembre, vogliamo dunque tornare a parlare di acqua pubblica. Leggi tutto “Sabato 12 novembre, Termoli – L’acqua non è un debito”

Due parole sul caso eolico ad Altilia

Una recente sentenza del Consiglio di Stato ridà il via alla realizzazione di un impianto costituito da 16 pale eoliche nelle vicinanze della città romana di Altilia. Molte voci si levano in difesa del paesaggio circostante la zona archeologica. La Rete dei comitati e delle associazioni contro l’eolico selvaggio si è appellata al Ministro dei Beni Culturali Galan perché il Governo o il Parlamento intervengano per bloccare il progetto.

Qui di seguito qualche riflessione su quanto sta accadendo – naturalmente aperta a qualsiasi commento, critica e ulteriore riflessione di chi avesse voglia di discuterne sul nostro blog.

Leggi tutto “Due parole sul caso eolico ad Altilia”

VOTARE FUORISEDE E’ POSSIBILE!

Quanti di noi, studentesse, studenti, lavoratori e lavoratrici fuorisede, ogni volta che vogliono votare sono costrett* a rinunciare a degli impegni di studio e di lavoro e ad imbarcarsi in viaggi costosi e transoceanici?

Quante volte abbiamo rinunciato per questo al nostro diritto di voto?

Ma questa volta, raggiungere il quorum al referendum del 12 e 13 giugno è troppo importante! Non possiamo rinunciare a decidere sulla gestione dei beni comuni e far fallire un referendum che ha visto una tale partecipazione popolare fin dalla raccolta firme. Qualcun altro ha già provato a scipparci questo diritto!

Votare fuorisede è possibile! Basta iscriversi a questo link http://www.referendumacqua.it/voto-fuori-sede.html e si può diventare rappresentante dei promotori; in questo modo si può votare nel proprio luogo di studio o di lavoro. C’è tempo fino al 5 giugno, affrettatevi!

La redazione transumante di tratturi augura buon voto fuorisede a tutt*!

NUCLEARE: MORTO UN BUSINESS SE NE FA UN ALTRO?

La notizia dell’imminente abrogazione delle disposizioni relative alla costruzione di nuovi impianti nucleari scatena una tempesta mediatica; il quotidiano gossipparo laRepubblica, i cui giornalisti vivono da anni nelle mutande del Presidente del Consiglio, avalla una lettura del provvedimento in chiave anti-referendaria: una mezza vittoria quindi, il cui prezzo però sarebbe il rischio quorum per i referendum sull’acqua e sul legittimo impedimento.

La realtà è un po’ più complessa: l’emendamento al decreto abrogativo prevede infatti che entro dodici mesi il governo dovrà elaborare una nuova strategia per l’approvvigionamento energetico, che potrà ovviamente tenere conto anche del nucleare. Gli interessi in campo restano, comunque, ben più ampi di quanto traspaia dal dibattito politico. Leggi tutto “NUCLEARE: MORTO UN BUSINESS SE NE FA UN ALTRO?”

Nucleare: il punto di vista di chi ce l’ha (e vuole tornare indietro)

Riceviamo e pubblichiamo un contributo di Luca Di Mauro, ricercatore presso la Sorbona di Parigi, sulle recenti proteste contro il nucleare in Francia. In barba a chi indica i cugini d’oltralpe come modello da seguire per l’approvvigionamento energetico, molte/i francesi non ne vogliono più sapere di nucleare…evidentemente, per quanto lo spaccino per pulito e sicuro, loro non si sentono tanto sicuri…

Pubblichiamo quest’articolo mentre i nostri caccia bombardano la Libia per difendere la fetta italiana di petrolio e gas; i caccia francesi la bombardano per accaparrarsi un’altra fonte di energia; le libiche e i libici muoiono, pagando loro il prezzo della nostra benzina; il governo taglia gli incentivi alle energie “rinnovabili”; noi continuiamo a pensare che la soluzione non sia nel trovare un’alternativa energetica, ma un’alternativa di società. Nell’attesa, nella costruzione, nella lotta per il cambiamento, non stare con le mani in mano: IL 12 GIUGNO VAI INSIEME A QUATTRO AMICHE/I A VOTARE Sì AI REFERENDUM PER LA DIFESA DELL’ACQUA PUBBLICA E CONTRO IL NUCLEARE! Poi, puoi pure andare al mare (ma se sei molisana/o puoi pure andare a casa, tanto lo sai già che farà freddo…)! Leggi tutto “Nucleare: il punto di vista di chi ce l’ha (e vuole tornare indietro)”