Nell’Italia della spettacolarizzazione della vita anche la morte deve essere un evento. Spettacolari sono i servizi dedicati ai funerali di Stato dei soldati italiani che con cadenza costante muoiono in guerra, spettacolari sono stati i funerali delle vittime del terremoto a L’Aquila, spettacolari sono stati i funerali del papa nel 2002. E quanto più sono enfatizzati questi eventi tanto più vengono rese normali, accettabili, inevitabili, le morti sul lavoro, le morti sulla strada, le morti per tumori.
Questi morti non meritano le prime pagine dei giornali, non meritano i servizi strappalacrime dei telegiornali, non meritano la nostra attenzione. Ed è proprio per questo che dobbiamo parlarne.