di Paolo Di Lella
Di cosa parliamo?
Nel capoluogo molisano, negli ultimi mesi, abbiamo visto nascere e svilupparsi un ampio fronte di mobilitazione a difesa della sanità pubblica, contro il tentativo del governo regionale – innegabilmente inserito in un più generale contesto nazionale – di smantellare il servizio sanitario pubblico favorendo il privato nell’acquisizione di settori strategici della sanità.
A livello regionale, come a livello nazionale, qualsiasi discorso inserito nel campo delle possibilità passa attraverso la questione cruciale del debito. Se in campo nazionale ed europeo è sempre vivo il dibattito sull’inevitabilità o meno del rientro dal deficit, per quanto concerne le regioni, tale opportunità è da ritenersi praticamente inattuabile sia per specificità giuridiche proprie delle istituzioni regionali, sia a ragione dell’inagibilità politica che inevitabilmente incontrerebbe una simile proposta.
In quest’articolo, quindi, assumeremo il paradigma del pagamento del debito come una prospettiva ineluttabile e, di conseguenza, procederemo ad analizzarne la struttura cercando di individuare le criticità, in altre parole quei capitoli di spesa che pesano sulla collettività senza, tuttavia, determinare un’offerta sanitaria universale ed efficiente.
Ci avvarremo, nel fare ciò, dell’ottimo lavoro di analisi compiuto in questi ultimi mesi dal Comitato Pro-Cardarelli, dal Coordinamento delle associazioni, nonché dal Comitato molisano No-Debito che, insieme al PRC, ha il merito, se non altro, di aver assunto più di ogni altra forza in campo, il punto di vista dei lavoratori dell’indotto ospedaliero e di quei cittadini che non possono permettersi servizi a pagamento. Come dire: un punto di vista di classe. Leggi tutto “La sanità molisana ostaggio del debito (parte prima)”