No Muos: Yankee go HOME!

Guerra. E’ il modo attraverso il quale si agisce in un sistema sociale ormai totalmente determinato da quello economico, che, di per sé, si basa sull’accaparrarsi individualmente il più possibile della ricchezza prodotta con il lavoro di tutti, una guerra di appropriazione appunto, di sopraffazione fisica, psicologica o istituzionale.

Così, costi quel costi per le generazioni future, la competitività teorizzata quale motore dell’agire umano ci è istillata goccia a goccia dalla televisione dalla scuola e dai contratti di lavoro fin quando, un giorno che non basta più la mediazione verbale, quando non ci resta più niente da dire, la competitività smaschera il capitalismo e si trasforma in Guerra, questa volta con la G maiuscola.

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Clandestino: de prisa de prisa! La tendopoli a Campochiaro, le stragi dell’Occidente

Il mediterraneo è anche qui: in una regione adriatica, pochi chilometri di costa, tante montagne, tanto cemento. Da Lampedusa sono arrivati 250 migranti, che sono stati “sistemati” in una tendopoli allestita nei pressi di Campochiaro. La tendopoli verrà gestita dalla protezione civile e dai vigili del fuoco, nonché dalla associazione umanitaria “connecting people”.

Tutto procede per il meglio. Anche l’associazione “connecting people” esprime soddisfazione dalle colonne del suo sito ufficiale  per la direzione presa dal governo e per la decisione di concedere permessi di soggiorno provvisori ai migranti. Peccato, però, che le tende blu, che abbiamo imparato a conoscere fin dai tempi del terremoto all’Aquila, richiamino alla mente più la militarizzazione del territorio che l’accoglienza; allo stesso tempo le reti, i cancelli, i lunghi e alti muri, sembrano farci pensare alla detenzione forzata, piuttosto che alla libertà di movimento e di circolazione. Leggi tutto “Clandestino: de prisa de prisa! La tendopoli a Campochiaro, le stragi dell’Occidente”