Verremo ancora alle vostre porte e grideremo ancora più forte…

[riceviamo da Federica Ciarlariello dell’UdS di Campobasso e pubblichiamo volentieri!]

In Piazza San Francesco l'aria è elettrica e frizzante, la mattina
dell'8 Ottobre, perchè più di ottocento studenti di Campobasso, Santa
Croce e Casacalenda sono scesi in piazza per gridare tutta la loro
rabbia e la loro delusione riguardo allo scempio che il nostro ministro
dell'Istruzione sta facendo della Scuola Pubblica.

Rinuiti sotto la bandiera di Link Molise (coordinamento universitario)
e Uds Campobasso ( associazione sindacale di studenti medi superiori) i
ragazzi urlano, ballano, cantano, dimostrano concretamente quanto siano
sbagliate le semplicistiche definizioni di bulli o di passivi che troppo
spesso si vedono attribuire. Gli studenti considerano la Riforma Gelmini
una riforma economica e non dell'istruzione! I tagli indiscriminati alla
scuola pubblica che, tra Università e Scuola Superiore, raggiungono i 10
miliardi di euro, logorano i bilanci delle scuole che sono costrette ad
umilianti iniziative ( come ad esempio le fotocopie pagate da ogni
studente o la marcia di genitori che accomapgnano i figli portando anche
carta igenica ). Gli insegnanti lavorano più ore, sono pagati meno e le
classi sono più numerose, impedendo la serena trasmissione dei saperi!
Non è questo un vero e proprio piano di demolizione della scuola
pubblica? Se poi a tante scelleratezze aggiungiamo i finanziamenti e i
privilegi concessi per le scuole private il "piano politico"di
quest'amministrazione è più che chiaro!!

I ragazzi di tutta Italia hanno occupato più di cento città, non solo
criticando minuziosamente la visione che il PDL ha della scuola e le
riforme attuate o proposte ( come il DDL APREA/ 567 ), ma impegnandosi
nella scrittura di una riforma alternativa "l'Altrariforma". In questo
documento si chiede il risarcimento degli otto miliardi di euro rubati
alle casse scolastiche, un fondo straordinario per l'edilizia scolastica
che è tra le peggiori d'Europa e il cambiamento rivoluzionario dei cicli
scolastici, ormai retrogradi e controproducenti! Si chiede l'attuazione
di un serio programma di welfare studentesco; di sconti per trasporti,
mense e alloggi; di borse di studio più consistenti ed que.I ragazzi
chiedono una valutazione più giusta in cui i giovani non vengano
giudicati numericamente come se fossero prodotti industriali, ma che
tenga conto delle sfaccettature, delle inclinazioni e delle
particolarità di ogni ragazzo.

I Molisani in modo particolare, poi, richiedono l'approvazione di una
Legge Regionale Sul Diritto allo Studio, di cui insieme alla Valle
d'Aosta, sono gli unici a non usufruire. La legge è stata già
presentata, anni fa, dai ragazzi dell'Unione degli Studenti Campobasso
ai tempi in cui era l'Ass. Arco ad aver collaborato ai tavoli di
scrittura. La legge è stata insabbiata e gli studenti d'Isernia, Termoli
e Campobasso sono scesi in piazza per pretendere anche quest'importante
diritto!

Questa è solo la prima delle tante iniziative nazionali e territoriali
che gli studenti hanno in programma per ques'autunno, così da far
sentire l'indignazione che li pervade e il senso di rivalsa che li ha
portati alla scrittura dell'Altrariforma. Tra i tanti striscioni
leggiamo infatti: "Verremo ancora alle vostre porte e grideremo ancora
più forte".

4 risposte a “Verremo ancora alle vostre porte e grideremo ancora più forte…”

  1. Grazie e complimenti alle compagne e ai compagni dell’uds
    C’è una pagina web su cui si possa leggere l’Altra riforma?
    Potete postare il link?
    grazie!

  2. Ciao p.,
    guarda io sono completamente d’accordo con quanto dici..é vero Berlusconi, Prodi, Moratti, Tremonti e Gelmini, ancora di più, sono solo dei burattini in mano all’alta economia finanziaria che necessariamente influisce sulle scelte politiche e sopratutto su dove e come si investe.
    Noi, però, dobbiamo anche saper riconoscere, innanzi tutto, che loro DOVEVANO fare di più anche nei, pur limitati, spazi che restano a loro discrezione e poi dobbiamo essere in grado di capire che loro legittimano a pieno il sistema che ha ingenerato la crisi perché sono i primi che da questo traggono vantaggi sia a livello di potere economico sia a livello di potere politico.

    Alla LOtta!
    Man

  3. Cari ragazzi, leggo con piacere che a cb la lotta e la protesta riescono ancora a riempire le strade. Lotta e protesta contro un governo di masso-mafiosi intento alla distruzione programmata del welfare state.
    Però vorrei sottolineare il fatto che la responsabilità della situazione attuale non può essere addossata tutta e solo ad una parte politica italiana. Sicuramente Berlusconi e la maggioranza che lo sostiene sono responsabili di ciò che sta accadendo oggi. I tagli alla scuola, all’università, alla sanità fatti per trasferire fondi all’esercito e agli amici degli amici sono una caratteristica di questo governo. Ma tali manovre non sono certo nuove. Io stesso, per quelle stesse strade di cb alcuni anni fa, ero lì a gridare le stesse vostre ragioni contro il ministro Fioroni!
    E non sono nemmeno unici!
    La questione allora può essere vista da un altro punto di vista. La crisi economica in cui siamo immersi è reale. I governi dell’Europa da bene (Italia, Francia, Spagna…) sono costretti ai tagli, alle revisioni di bilancio pubblico, perchè i capitali fuggono da queste nazioni per andare ad alimentare le così dette economie emergenti. Tali nazioni sono preferite perché lì per le imprese ci sono molti meno costi e restrizioni legali da rispettare e diventa più profittevole produrre. Se i capitali sappano, lo Stato va in rosso. Aggiungiamo a ciò che i governi hanno dovuto versare miliardi di euro per frenare l’onda d’urto dell’esplosione della bolla finanziaria (o perlomeno così dicono loro) e possiamo renderci conto che questo governo o quello greco o quale che sia in definitiva ha margini di manovra ridotti. Come dire, sono dei burattini. Burattini che rischiano di rischiano la galera se non passa il Lodo Alfano, burattini proprietari delle televisioni, delle fabbriche, dell’energia. Burattini che a loro volta tengono i fili di altri burattini. Ma pur sempre burattini!
    Per questo ritengo che il malcontento devo essere scagliato anche e sopratutto verso ciò che ad un livello superiore determina lo stato di cose. Come dicevo prima, può cambiare il colore del governo ma se poi esso è costretto dal potere delle banche a intraprendere determinate politiche, il risultato per tutti noi e per il futuro di questo paese è lo stesso.

    Noi la crisi non la paghiamo era lo slogan che ha accompagnato la nascita dell’onda. Adesso, a distanza di mesi, indovinate chi la sta pagando la crisi?!?!

    Scusate se sono così polemico, però credo che sia essenziale appuntare questi concetti perché così si possono evitare tutte le strumentalizzazioni di chi si diverte a fare surf, cavalcando l’onda del momento.

    Ciò detto vorrei complimentarvi con viva ammirazione con chi ha stilato e adesso porta avanti l’Altrariforma perché questo credo sia uno dei segnali più chiari che un cambiamento è sentito come necessario e che tale cambiamento piano piano, corteo su corteo, assemblea su assemblea, mercatino su mercatino è già in atto.

    Mi raccomando: G-R-I-N-T-O-S-I !!!

    con tanta voglia di esser lì con voi a gridare,
    da Girona,Catalunya,ES
    p.

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