Babbo Natale ha portato alla discarica di Montagano un bel regalo…le ecoballe!

Sommario: Il 23 Dicembre scorso la Presidenza della Regione Molise ha emanato un decreto col quale si ordina alla Comunità Montana Molise Centrale, responsabile della discarica di Colle Santo Ianni, di accatastare per 45 giorni, eventualmente rinnovabili, la frazione inorganica dei rifiuti opportunamente imballata, le cosiddette “ecoballe”. Provvedimento giustificato dall’emergenza: peccato che si sapeva da Settembre che la discarica non poteva essere ampliata nei tempi previsti, e che nonostante ciò il Presidente Iorio aveva dato disponibilità allo stoccaggio dei rifiuti campani. Il disegno reale è chiaro: si vuole arrivare, attraverso una gestione scientemente disorganizzata, ad un’ “emergenza” simile a quella campana per giustificare e autorizzare la costruzione di inceneritori seppellendo ogni progetto di raccolta differenziata porta a porta. INCONTRO PRESSO LA SALA CONSILIARE DI MONTAGANO DOMANI, 9 GENNAIO, ALLE 18. Leggi tutto “Babbo Natale ha portato alla discarica di Montagano un bel regalo…le ecoballe!”

Dal virtuale al reale: le nostre valutazioni sull’aperitivo di presentazione del blog

Sommario: un blog che nasce “virtuale”, con discussioni svolte principalmente in rete, può fare il salto, “farsi carne”, diventare un po’ più concreto? Crediamo che la scommessa sia stata vinta, il nostro bilancio della presentazione del blog è più che positivo: siamo arrivati con tanti dubbi, usciamo e ripartiamo con qualche certezza in più e un cantiere di iniziative da costruire… Leggi tutto “Dal virtuale al reale: le nostre valutazioni sull’aperitivo di presentazione del blog”

Generazione stage / esercizi di memoria studentesca

Ovvero di come, riforma dopo riforma, sono riusciti a trasformarci in una generazione di precari complici del proprio sfruttamento e innamorati del lavoro gratuito.

Sommario – Attraverso il racconto della mia/nostra storia, questo articolo parla di come le riforme scolastiche di fine anni ’90 (autonomia scolastica, riforma dell’esame di stato, riforma dell’università), al di là dei cambiamenti pratici che hanno introdotto nella scuola, hanno influito su di noi soprattutto attraverso la penetrazione di un nuovo linguaggio e di una nuova cultura del lavoro, della formazione e del loro reciproco rapporto.

Gli effetti materiali di questo sottile indottrinamento, vestito dei panni apparentemente neutri dell’Orientamento, dello svecchiamento della scuola e dello “stare al passo coi tempi”, si vedono oggi che io e i miei compagni/e iniziamo ad entrare in massa nel meraviglioso mondo del lavoro precario.

Sul mercato del lavoro, infatti, la nostra estrema disponibilità al lavoro gratuito (stage, tirocini, servizio civile, pseudo-volontariato…) abbassa continuamente il potere contrattuale di tutti i lavoratori e le lavoratrici.

Oltre a questo cambiamento culturale e di linguaggio, le riforme di fine anni ’90 introducevano più che altro delle nuove possibilità per le scuole (le scuole “possono” ricevere finanziamenti privati, le scuole “possono” prevedere stage formativi in azienda ecc.). A fronte dell’ira funesta del movimento studentesco (una delle occupazioni più lunghe della storia del liceo scientifico Romita, finita con 6 denunce), i nostri presidi e insegnanti ci dicevano di non fare tanto casino per nulla, che tanto non sarebbero mai state attuate. Oggi, dopo 10 anni di tagli, tutto inizia ad assumere una luce più sinistra…

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