Inserimenti lavorativi: la Salute Mentale a supporto delle istituzioni

Riceviamo e pubblichiamo volentieri un comunicato della Rete Salute Mentale Campobasso  

 Un comparto socio – sanitario che sia modellato non solo su direttive statali, ma anche e soprattutto sulle proposte e le istanze provenienti dalla base, all’insegna di trasparenza e partecipazione. Questo il senso degli incontri svoltisi presso il Centro di Salute Mentale di Campobasso al fine di fornire linee guida di supporto ai dispositivi in via di determinazione a cura della Regione Molise.

Un input giunto dal Ministero della Salute attraverso il coinvolgimento dell’ISFOL (Istituto per lo Sviluppo della Formazione professionale dei Lavoratori) e che la Rete della Salute Mentale di Campobasso ha accolto in pieno. Al centro dell’attenzione, gli inserimenti lavorativi di persone svantaggiate. Gli incontri, che hanno visto la partecipazione attiva del Dipartimento di Salute Mentale, delle cooperative sociali di tipo B, delle associazioni dei familiari e degli utenti della Salute Mentale, hanno prodotto una prima bozza di documento. Una serie di linee guida da proporre alla Regione e che hanno, come base, la presa in considerazione di quelli che sono gli aspetti concreti della vicenda. Un modo per evitare l’ennesima ‘legge’ calata dall’alto; l’ennesimo sperpero o investimento ‘casuale’ di fondi comuni. Insomma, un documento partecipato e democratico che parte dal basso, dalle reali esigenze. Sviluppato da chi, in un modo o nell’altro, è direttamente coinvolto nella vicenda inserimenti lavorativi e, in generale, salute mentale.

Dall’individuazione degli utenti abili ad un lavoro, alla formazione in loco; dal contatto diretto con le aziende e le imprese, al monitoraggio costante dell’andamento del soggetto: sia dal punto di vista personale (relazionale e soggettivo) sia da quello lavorativo (acquisizione delle abilità e andamento sul posto di lavoro). Un processo complesso che – secondo quanto proposto dai soggetti interessati – dovrà avere al centro l’utente: punto di partenza e di arrivo di un percorso che coinvolge una serie di soggetti, enti e istituzioni, le cui responsabilità sono ben definite.

Un lavoro lungo e puntiglioso che denota, in prima istanza, come il Centro di Salute Mentale di Campobasso, ed in generale la Rete della Salute Mentale, abbia l’intenzione di divenire non solo punto di riferimento per l’utenza, in senso stretto e lato; ma anche fucina di elaborazioni e proposte dedicate e rivolte al miglioramento della vita su tutto il territorio. In tal senso la presenza delle istituzioni (a partire dalla Regione) avrebbe significato un ulteriore passo verso la semplificazione degli iter e l’elaborazione di proposte fattive. Confronto slittato alla fase successiva ma che non toglie peso all’azione sociale messa in campo; che travalica i confini dell’assistenza medico – specialistica, sfociando nella programmazione territoriale attiva.

rsmcampobasso.it