La lotta per gli spazi a Roma, un caso emblematico: SCuP!

Il 30 maggio 2012 è nato a Roma SCuP (Sport e Cultura Popolare), uno degli ultimi esperimenti di successo che il movimento eterogeneo ha messo in atto negli anni qui nella capitale. L’edificio occupato, come spesso accade, ha alle spalle una storia di strani passaggi tra lo stato e una società immobiliare abbastanza sospetta (1).

SCuP nasce nel IX municipio di Roma, un quartiere enorme, che, in poco più di 8 km quadrati, concentra circa 130.000 persone, poco meno della metà degli abitanti del Molise. Questo quartiere, cresciuto grazie ai contributi delle cooperative dei ferrotranvieri tra la fine dell’’800 e l’inizio del ‘900, è stato prima mutilato dalla tangenziale sopraelevata e poi dagli infiniti cantieri della nuova linea della metropolitana (2). Tutto il quartiere ha partecipato al progetto con entusiasmo, supportando prima ed animando poi l’occupazione, durante la quale sono stati messi in cantiere numerosi progetti, tra cui un mercato a km zero, una palestra popolare con numerosi corsi, anche per bambini, un’osteria, oltre che offrire ospitalità ad una radio indipendente(3).

La mattina del 25 gennaio SCuP viene sgomberata, ma la reazione dell’intero quartiere è stata immediata e nello stesso giorno l’occupazione si trasferisce di circa 200 metri, in via Monza, in un altro dei tantissimi edifici abbandonati della città (4).

Per chi vive una città come Roma, dove l’alienazione non è una semplice parola, ma una realtà ben presente nelle fasce più deboli della popolazione, la necessità di liberare spazi e riqualificarli attraversa e si intreccia inevitabilmente con la necessità di liberare le proprie vite e aspettative costruendo esperienze partecipate e condivise.

Esperimenti come SCuP andrebbero non solo sostenuti, ma anche incoraggiati. Mattoni, cemento e blindati sono però le uniche risposte di un’amministrazione sorda e cieca.

 

 

Note:

1)   gli occupanti hanno redatto numerosi resoconti molto completi sui giri di proprietà che lo stabile ha subito, qui c’è un valido riassunto http://scup.sonarproject.net/scup/15-lo-stabile-dove-abbiamo-scoperto-una-truffa.html

2)   qui un bell’articolo sul contesto in cui SCuP nasce e cresce http://www.dinamopress.it/news/roma-dove-scup

3)   qui maggiori informazioni sul progetto RadioSonar http://scup.sonarproject.net/sonarproject.html

4)   l’Assemblea Giovani al Centro sta cercando di catalogare tutti gli edifici abbandonati della città, sia pubblici che privati, per vedere il lavoro e segnalare luoghi abbandonati: http://romabbandonata.blogspot.it/