Coordinamento molisano verso la grande mobilitazione del 15 Ottobre!

Compagne/i,

giovedì 22 Settembre presso il Circolo Prc “Peppino Impastato” a Campobasso si è svolta la prima assemblea del Coordinamento regionale in preparazione della prossima mobilitazione del 15 Ottobre.

L’obbiettivo del Coordinamento è quello di rompere il castello di luoghi comuni costruito dai media nazionali per oscurare i veri contenuti della crisi, i veri responsabili, le reali prospettive e le possibili, reali alternative all’austerity imposta dalla BCE alle classi popolari europee. Leggi tutto “Coordinamento molisano verso la grande mobilitazione del 15 Ottobre!”

La crisi del Capitale porta con sé la crisi della democrazia

di Paolo Di Lella

La crisi del Capitale internazionale continua a far sentire i suoi effetti sulla pelle dei lavoratori. I dati negativi sulla disoccupazione, sulla produttività e sui consumi nelle aree a capitalismo avanzato sono la conferma che il peggio non è affatto alle spalle, come invece gli economisti “classici” continuano a ripetere. Gli indicatori economici ci permettono di tracciare un quadro in cui emerge sempre più nitidamente il carattere strutturale della crisi.

In tale contesto va inquadrata la questione della speculazione finanziaria, all’origine della quale c’è la sovraccumulazione di capitale precedente la crisi, mentre i suoi effetti rispondono alla logica naturale o per meglio dire, al fisiologico andamento delle “bolle” causate dal facilitamento dell’accesso al credito col quale si è creduto di risolvere il problema della contrazione del potere d’acquisto.

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Spiegare le vele per raccogliere il vento del cambiamento!

di Paolo Di Lella

Uno degli articoli più interessanti che ho avuto occasione di leggere negli ultimi tempi  è quello di Pietro Colagiovanni apparso sul Settimanale del Molise il 19 Giugno e intitolato “Il dopo referendum: Iorio, Vitagliano e la politica di fiore in fiore”. Nell’articolo si pone l’attenzione sulla strategia da anni coltivata, e ora finalmente posta in essere in maniera palese, dall’assessore regionale alla programmazione Gianfranco Vitagliano. Deve essere veramente una scuola eccellente quella in cui è cresciuto il nostro assessore (quella di Girolamo Lapenna) perché quanto meno gli ha insegnato l’arte di fare politica compiacendo i rapporti di forza reali che via via si determinano nel complesso campo dell’economia, e pazienza se questi si dimostrino antipopolari e nefasti per l’ambiente. Colagiovanni sostiene chiaramente la tesi secondo la quale i poteri forti dell’economia regionale si stiano adoperando per una transizione indolore dall’oramai compromesso sistema iorista ad un nuovo governo di stampo confindustriale, che rappresenti apparentemente un novum ma che di fatto costituisca un esperimento di cogestione amministrativa.

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I tavoli del centrosinistra e il silenzio sul Cosib

riceviamo e pubblichiamo l’appello redatto da un centro di studi politici formato da ragazzi e ragazze che vogliono liberare il Molise dalle tenaglie di una classe politica irresponsabile e anti-popolare.

APPELLO AI GIOVANI

Eccoli seduti attorno ad un tavolo,  vecchi arnesi della politica e giovani aspiranti a ripercorrerne le orme: lo stesso tavolo di tre mesi fa, quello attorno a cui hanno consumato il primo delitto: regalare la provincia – ultima istituzione rimasta nelle mani del centrosinistra –  al centrodestra, e lo hanno fatto in più modi:

  • distruggendo la possibilità di costruire l’unità stessa del centrosinistra,passando sotto un silenzio di piombo l’esperienza della amministrazione uscente, evitando di far conoscere e portare alla discussione politica la natura reale del conflitto tra l’amministrazione provinciale uscente – nel cui merito per altro non vogliamo entrare – e la restante parte del centrosinistra.
  • utilizzando il tema delle primarie più volte fissate ma mai organizzate come uno specchietto per le allodole utile a mantenere calmi quelli che si erano impegnati per realizzarle, far passare il tempo e renderle ormai non più praticabili, nonostante la mobilitazione popolare che le aveva chieste a gran voce.

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Presidio al C.I.E. di Campochiaro – Report

“Pour les sans-papier,

sans logement,

sans travail,

sans droits,

sans égalité liberté fraternité”

Compagnie jolie môme

 

(Per i clandestini, senza alloggio, senza lavoro, senza diritti, senza uguaglianza libertà fratellanza)

 

Campochiaro, 9/4/2011–  Al presidio di solidarietà indetto dalla CGIL per i migranti trasferiti da Lampedusa ci sono una quarantina di persone, alcune in rappresentanza di associazioni quali “Primo marzo” e “Libera”.

Quaranta persone venute per mostrare il Molise che accoglie e per vedere di persona le condizioni in cui i migranti si trovano a vivere qui a Campochiaro da martedì 5 aprile. Leggi tutto “Presidio al C.I.E. di Campochiaro – Report”

Documento politico per la chiusura dei centri di espulsione nel Molise e in tutta Italia

 

 

 

I tempi della politica sono imprevedibili. Non ci è dato, infatti, poter stabilire i tempi in cui gli effetti, seguendo le cause, si manifesteranno. Possiamo tuttavia scorgere nello svolgimento storico degli eventi quelle che sono le tendenze fondamentali. Ecco perché possiamo parlare, a ragione, di manifestazioni “ricorrenti”. Se così non fosse, ci troveremmo senza la famosa bussola che ci permette di orientarci coscientemente piuttosto che brancolare in balia di fenomeni slegati fra loro.

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LA LENTA AGONIA DEL CAPITALE

di Paolo Di Lella

Erano quasi riusciti a farcelo credere: la storia era finita, il capitalismo, con generale soddisfazione, costituiva la forma definitiva dell’organizzazione sociale, solo alcuni incurabili sognatori agitavano ancora lo spettro di non si sa quale diverso futuro. Lo spettacolare terremoto finanziario dell’Ottobre 2008 ha spazzato via di colpo questo castello di carte. A Londra, il Daily Telegraph scrive: “Il 13 ottobre 2008 resterà nella storia come il giorno in cui il sistema capitalistico britannico ha riconosciuto il suo fallimento”. A New York, davanti a Wall Street, i manifestanti brandiscono cartelli con la scritta: “Marx aveva ragione!”. A Francoforte, un editore annuncia che la vendita de Il Capitale è triplicata. A Parigi, una nota rivista, in un dossier di trenta pagine, analizza, a proposito di colui che si diceva definitivamente morto, “i motivi di una rinascita”. La storia si riapre…

(tratto da “Penser avec Marx aujourd’hui” del filosofo Lucien Sève)

Abstract:

Già da qualche anno, ormai, all’ordine del giorno delle principali fonti informative c’è la cosiddetta “crisi economica (o finanziaria) internazionale”.

La maggior parte dei cittadini mediamente informati, alla domanda “che cos’è la crisi”, probabilmente risponderebbero in maniera estremamente variegata, poiché, oltre a trattarsi di un argomento obbiettivamente complesso, la confusione propinata dai giornali e dalla televisione è totale. O meglio: viene detto tutto e il contrario di tutto.

I fantocci del neo-liberismo hanno, in un primo momento, provato a sostenere che si trattasse di un semplice “incidente di percorso”, salvo poi, di fronte all’evidenza, ammettere l’intensità e la pervasività del fenomeno. Da qui il tentativo di ridurre la crisi dell’intero sistema produttivo, a crisi della finanza. Questo tentativo riduzionista ha un preciso scopo ideologico: mettere sotto la lente critica soltanto l’apparenza, celando l’ingranaggio strutturale.

Questo articolo, lontano da ogni pretesa di trattazione specialistica del problema, tenta di superare alcuni dei pregiudizi caratteristici della letteratura economica “classica”, attraverso la riproposizione di alcuni concetti-chiave della critica economica marxista.

Il paragrafo introduttivo è dedicato a una breve descrizione della bolla speculativa; nel secondo si tratta di ciò che avviene quando quest’ultima esplode. Con il terzo paragrafo si entra nel vivo della crisi, e attraverso lo strumento della critica marxiana del capitalismo, si tenta di abbozzare le cause fondamentali delle “grandi crisi” economiche. Infine il quarto e il quinto parag. trattano rispettivamente di come l’imperialismo nostrano abbia affrontato il problema e di quali siano le prospettive (rivoluzionarie) per uscirne. Una volta per tutte. Leggi tutto “LA LENTA AGONIA DEL CAPITALE”

Acqua, tumori e agricoltura: “In Basso Molise ci si ammala il doppio”

CRONACHE
Inquietanti verità dal convegno sull’incidenza dei tumori nel Basso Molise, prima iniziativa pubblica dell’associazione “Il grido”, che unisce i familiari delle vittime. Sullo schermo le sconcertanti immagini di ortaggi malformati provenienti dai campi irrigati con l’acqua della diga del Liscione, scattate dal dottor Nicola Gabriele, che ha anche documentato la presenza di cianobatteri nell’invaso, nel 2006. «Mai abbassare la guardia, mai rassegnarsi e rimanere intrappolati nella passività», il messaggio lanciato nel convegno. Assenti i politici, gli autori delle scelte ambientali che incidono sulla salute del territorio.
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