Generazione stage / esercizi di memoria studentesca

Ovvero di come, riforma dopo riforma, sono riusciti a trasformarci in una generazione di precari complici del proprio sfruttamento e innamorati del lavoro gratuito.

Sommario – Attraverso il racconto della mia/nostra storia, questo articolo parla di come le riforme scolastiche di fine anni ’90 (autonomia scolastica, riforma dell’esame di stato, riforma dell’università), al di là dei cambiamenti pratici che hanno introdotto nella scuola, hanno influito su di noi soprattutto attraverso la penetrazione di un nuovo linguaggio e di una nuova cultura del lavoro, della formazione e del loro reciproco rapporto.

Gli effetti materiali di questo sottile indottrinamento, vestito dei panni apparentemente neutri dell’Orientamento, dello svecchiamento della scuola e dello “stare al passo coi tempi”, si vedono oggi che io e i miei compagni/e iniziamo ad entrare in massa nel meraviglioso mondo del lavoro precario.

Sul mercato del lavoro, infatti, la nostra estrema disponibilità al lavoro gratuito (stage, tirocini, servizio civile, pseudo-volontariato…) abbassa continuamente il potere contrattuale di tutti i lavoratori e le lavoratrici.

Oltre a questo cambiamento culturale e di linguaggio, le riforme di fine anni ’90 introducevano più che altro delle nuove possibilità per le scuole (le scuole “possono” ricevere finanziamenti privati, le scuole “possono” prevedere stage formativi in azienda ecc.). A fronte dell’ira funesta del movimento studentesco (una delle occupazioni più lunghe della storia del liceo scientifico Romita, finita con 6 denunce), i nostri presidi e insegnanti ci dicevano di non fare tanto casino per nulla, che tanto non sarebbero mai state attuate. Oggi, dopo 10 anni di tagli, tutto inizia ad assumere una luce più sinistra…

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In tutta Italia contro questo governo

[riceviamo e volentieri pubblichiamo]

In questi ultimi giorni in ogni parte d’Italia la parola che più abbiamo sentito pronunciare è stata “occupazione”; scuole e facoltà che prese dagli studenti hanno costituito ad oggi il fronte più avanzato della protesta contro la riforma Gelmini. Una voce che si è propagata in ogni città del Paese, con una posizione comune e condivisa che ha unito i duecentomila studenti scesi nelle strade a protestare contro lo scempio di questo governo. Leggi tutto “In tutta Italia contro questo governo”

11 Dicembre 2010: una giornata di lotta per difendere il nostro futuro

[pubblichiamo volentieri l’appello nazionale per la giornata di lotta del’11 Dicembre prossimo, che vedrà due cortei nazionali, uno a Terzigno e uno in Val di Susa. Il nostro percorso in questi mesi ci ha portato a incrociare le lotte sul territorio molisano contro l’eolico selvaggio, le discariche e gli inceneritori, in generale contro un disegno che mira a trasformare il Molise e il Sud intero in riserva energetica e pattumiera d’Italia. Abbiamo scelto di ribellarci a questo disegno, convint* che questa battaglia si debba fare e si possa vincere. Per questo saremo l’11 in piazza a Terzigno, e invitiamo tutti i movimenti molisani a partecipare: contattateci per info logistiche e/o altro!]

All’inizio di Ottobre 2010 si erano svolte nel nostro paese significative iniziative di lotta contro le grandi opere: Messina, Firenze e la Val di Susa avevano lanciato un appello per una settimana di mobilitazione “per riunire, dall’estremo Nord al profondo Sud una Italia impoverita dalla speculazione, rassegnata al degrado, narcotizzata da una informazione distorta, devastata da una enorme colata di cemento”.             Leggi tutto “11 Dicembre 2010: una giornata di lotta per difendere il nostro futuro”

4 Dicembre mobilitazione per l’acqua pubblica

Riceviamo e volentieri pubblichiamo.
Abbiamo in cantiere e dperiamo di pubblicare entro breve due approfondimenti su questi temi.
CONTRO LA PRIVATIZZAZIONE DELL’ACQUA E LE SCADENZE
DELLA LEGGE RONCHI CHIEDIAMO:
MORATORIA E STOP ALLE PRIVATIZZAZIONI FINO AI REFERENDUM
SABATO 4 DICEMBRE ORE 17:30
MANIFESTAZIONE IN PIAZZA PREFETTURA CAMPOBASSO
LA SERATA PROSEGUIRA’ AL BLUE NOTE
A PARTIRE DALLE 21:00
LIBERA L’ACQUA
CONCERTI E DJ SET DI ARTISTI LOCALI

Albano-Terzigno due facce della stessa medaglia. Corteo contro l’inceneritore di Albano laziale

[riceviamo da Mariangela Iacobacci e volentieri pubblichiamo!]

Sono le tre del pomeriggio e in piazza Mazzini, ad Albano, nel cuore dei Castelli romani, si sono radunate alcune migliaia di persone. L’intenzione è quella di ribadire ancora una volta il proprio NO fermo e deciso alla costruzione di un nuovo impianto di incenerimento nella zona di Roncigliano (frazione di Albano), in vista della sentenza del Tar del Lazio, prevista per il prossimo 27 ottobre, a seguito di tre ricorsi presentati dagli abitanti di tutta la zona dei Castelli. Leggi tutto “Albano-Terzigno due facce della stessa medaglia. Corteo contro l’inceneritore di Albano laziale”

Napoli, 15 Ottobre 2010. La polizia dà la carica all’autunno. Corteo degli studenti, dei precari della scuola, dei precari della ricerca

L’autunno è iniziato. Si presenta mite, tranne qualche primo sbuffo di freddo. Alle 9 e 30, nella consueta piazza Mancini, al lato opposto della piazza della Stazione di Napoli centrale, sotto l’ombra degli interminabili lavori per la linea 1 del metrò, si concentrano un migliaio di persone. Cobas Scuola, disoccupati, studenti universitari e precari della scuola e dell’università. Contro i tagli al mondo della formazione, contro la Gelmini, contro i tagli al diritto allo studio. Leggi tutto “Napoli, 15 Ottobre 2010. La polizia dà la carica all’autunno. Corteo degli studenti, dei precari della scuola, dei precari della ricerca”

Oggi Terzigno, domani Montagano?

La crisi dei rifiuti in Campania è solamente un’anticipazione di ciò che succederà presto anche in altre regioni, inevitabile effetto della ricerca disperata di profitto da ogni aspetto delle nostre vite; in Molise la situazione non è rosea, il territorio è disseminato di discariche, legali o abusive, e sottobanco partono gli accordi per la costruzione di inceneritori. Che cosa ci aspetta? Manifestazione il 16/10 a Montagano per dire no alla costruzione dell’inceneritore!

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Le invasioni barbariche – migra(A)zioni

Introduzione – assioma

Per quanto numerosi e importanti siano i tentativi di resistere a una deriva razzista dell’opinione pubblica, del pensiero dominante, delle istituzioni ecc., non si può negare che ciascuno di noi subisca quotidianamente una squallida serie di messaggi discriminatori e violenti… nonché, direi, offensivi per la media intelligenza umana.

La presenza di migranti, di persone che vengono da altri paesi o meglio da altre “comunità”, o dei figli di chi ha creduto di trovare diverse, magari migliori, opportunità in nazioni così distanti da quelle di provenienza, sembra essere percepita come qualcosa di scomodo se non addirittura dannoso. Ma siamo sicuri che proprio il razzismo sia il problema principale? O, forse, non si tratta della punta di un iceberg fatto principalmente di sfruttamento? Leggi tutto “Le invasioni barbariche – migra(A)zioni”