VIA I FASCISTI DA ISERNIA!!! Comunicato del PCL Molise

[riceviamo e pubblichiamo]

VIA LE ORGANIZZAZIONI FASCISTE DA ISERNIA: LA RESISTENZA CONTINUA

 

E’ vergognosa e scandalosa la concessione del “patrocinio istituzionale” e la disponibilità di una sala dell’ente provincia a “Casa Pound”, cioè ai “fascisti del terzo millennio” come amano definirsi loro stessi, da parte di tale Melogli (utilizzando il potere di sindaco e l’istituzione del Comune di Isernia) e di Mazzuto Presidente della Provincia di Isernia, entrambi del PDL. Chiediamo a tutti gli antifascisti di Isernia di inviare in massa al Comune ed alla Provincia una richiesta di immediato ritiro di questo vergognoso patrocinio e facciamo un appello perché si organizzi anche un presidio di massa sotto la sede della Provincia, affinché venga ritirata la disponibilità della sala della Provincia per la vergognosa manifestazione fascista annunciata per l’ 8 ottobre. Leggi tutto “VIA I FASCISTI DA ISERNIA!!! Comunicato del PCL Molise”

COMUNICATO STAMPA DELL’ANPI ISERNIA

[riceviamo e pubblichiamo]

“Inaccettabile una manifestazioneCasapound in una sede istituzionale”

‘E’ inaccettabile che un Comune Medaglia d’oro al merito civile possa dare il patrocinio ad una manifestazione indetta da una organizzazione neofascista nell’indifferenza generale”. Lo ha dichiarato Lorenzo Coia, fiduciario della Sezione dell’Anpi di Isernia, in merito all’evento organizzato per l’8 ottobre p.v. presso la Sala della Provincia. Leggi tutto “COMUNICATO STAMPA DELL’ANPI ISERNIA”

IL MOLISE È ANTIFASCISTA! CASAPOUND NON LA VOGLIAMO!

 

Gira sulle pagine Internet del gruppo di estrema destra Casa Pound la notizia che l’8 OTTOBRE, a ISERNIA, hanno organizzato la presentazione di un libro su Casa Pound, “Nessun dolore”. La presentazione di questo libro in altre parti d’Italia ha sempre chiamato a raccolta fascisti dalle province limitrofe e spesso e giustamente è stata contestata e annullata. A Isernia, invece, viene addirittura patrocinata dal Comune e ospitata nel palazzo della Provincia, un fatto di gravità inaudita, che ci indigna e ci allarma.

NOI CITTADINI, ASSOCIAZIONI, COLLETTIVI, RETI DI STUDENTI, LAVORATORI, PRECARI, DISOCCUPATI, OPERATORI CULTURALI E SOCIALI, NON VOGLIAMO CHE CASAPOUND PRENDA PIEDE NELLA NOSTRA REGIONE!

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Coordinamento molisano verso la grande mobilitazione del 15 Ottobre!

Compagne/i,

giovedì 22 Settembre presso il Circolo Prc “Peppino Impastato” a Campobasso si è svolta la prima assemblea del Coordinamento regionale in preparazione della prossima mobilitazione del 15 Ottobre.

L’obbiettivo del Coordinamento è quello di rompere il castello di luoghi comuni costruito dai media nazionali per oscurare i veri contenuti della crisi, i veri responsabili, le reali prospettive e le possibili, reali alternative all’austerity imposta dalla BCE alle classi popolari europee. Leggi tutto “Coordinamento molisano verso la grande mobilitazione del 15 Ottobre!”

Anche in Molise le fogne traboccano…No CasaPound in my town!

“A volte ritornano”, recitava un vecchio manifesto elettorale di Rifondazione all’indomani dell’affermazione del primo governo Berlusconi. Bene, sono tornati in grande stile: i “fascisti del terzo millennio” come amano chiamarsi, stanno provando ad aprire sedi in tutta Italia.

L’8 Ottobre, a Isernia, il gruppo locale di CasaPound ha organizzato una presentazione di un libro pubblicato un annetto fa dalla Rizzoli, “Nessun dolore”, che narra la storia di un giovane e del suo avvicinamento agli “arditi e fieri” dell’associazione nazionale che ruba il nome al poeta Ezra Pound. Leggi tutto “Anche in Molise le fogne traboccano…No CasaPound in my town!”

A Testa AltRa – il primo collettivo lgbit molisano

“Ominosessuali” è la prima azione dimostrativa del neonato collettivo lesbico-gay-trans-intersessuale molisano. Per contrastare l’immagine di un Molise fatto di sole coppie eterosessuali, il collettivo ha modificato il manifesto della Regione Molise aggiungendo “omini” e “donnine” che tengono per mano una figurina del proprio stesso sesso.

Tratturi saluta con entusiasmo la nascita del primo collettivo omosessuale del Molise e augura buon lavoro alle/agli attiviste/i di “A Testa AltRa”, un nome che riassume non solo l’orgoglio di essere omosessuali ma anche la scelta di farne un punto di partenza per la costruzione di una soggettività e di una società ALTRA.

Siamo con voi!!!

Per info: http://www.atestaaltra.blogspot.com/

La crisi del Capitale porta con sé la crisi della democrazia

di Paolo Di Lella

La crisi del Capitale internazionale continua a far sentire i suoi effetti sulla pelle dei lavoratori. I dati negativi sulla disoccupazione, sulla produttività e sui consumi nelle aree a capitalismo avanzato sono la conferma che il peggio non è affatto alle spalle, come invece gli economisti “classici” continuano a ripetere. Gli indicatori economici ci permettono di tracciare un quadro in cui emerge sempre più nitidamente il carattere strutturale della crisi.

In tale contesto va inquadrata la questione della speculazione finanziaria, all’origine della quale c’è la sovraccumulazione di capitale precedente la crisi, mentre i suoi effetti rispondono alla logica naturale o per meglio dire, al fisiologico andamento delle “bolle” causate dal facilitamento dell’accesso al credito col quale si è creduto di risolvere il problema della contrazione del potere d’acquisto.

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Il limbo dei richiedenti asilo

In questo caldo agosto molisano, tra sagre e feste di paese, capita talvolta di imbattersi in una serata in cui, accanto alla pizza di grandinio, si mangia pure il cous cous, al suono di percussioni africane – di questa inconsueta serata, e delle sue contraddizioni, avevamo parlato in un precedente post: http://tratturi.noblogs.org/2011/08/08/pizza-di-grandinio-spaghetti-di-riso-e-cous-cous ) Già, perché insieme agli americani di ritorno per qualche settimana al paese natio, in Molise puoi trovare quest’anno anche qualche africano non proprio in viaggio di piacere, bensì fuggito da un paese in guerra, la Libia.

Fuggiti da quella guerra alla quale anche il nostro paese partecipa, in barba all’articolo 11 della Costituzione (con il beneplacito del suo garante, Napolitano) e per fini economici, molto meno alti e nobili di quelli ufficialmente dichiarati. L’Italia tra l’altro torna per la seconda volta in Libia, senza mai aver fatto i conti con il proprio passato coloniale, completamente rimosso dalle nostre coscienze e dai libri di storia.

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