Per un permesso di soggiorno per motivi umanitari a tutt* i/le migranti in fuga dalla Libia

Pubblichiamo un comunicato del Comitato primo marzo che interviene sulla situazione dei richiedenti asilo provenienti dalla Libia e che oggi vivono in Molise, di cui ci siamo spesso occupati sul nostro blog.

La Commissione territoriale di Caserta ha respinto gran parte delle richieste di asilo, fatto che riteniamo anche noi vergognoso per un paese che si ritiene civile, ma che rifiuta l’accoglienza a queste persone in fuga dalla miseria e dalla guerra. Per questo ci uniamo alla richiesta avanzata dal Comitato di un permesso di soggiorno per motivi umanitari a tutti e tutte le migranti in fuga dalla Libia.

La  situazione degli oltre cento rifugiati provenienti dalla Libia ospitati in vari Comuni del Molise ha raggiunto oramai livelli inaccettabili. Sono trascorsi più di  sei mesi dal loro arrivo, ma le condizioni di precarietà e instabilità assoluta in cui vivono non sono affatto migliorate, a causa dell’incapacità degli attori istituzionali di trovare soluzioni adeguate. La Commissione territoriale di Caserta ha rigettato più del novanta per cento delle richieste d’asilo politico e i ricorsi presentati contro questi dinieghi rischiano di subire la stessa sorte.

I rifugiati vittime della guerra condotta dalle potenze occidentali contro la Libia  avevano abbandonato il proprio paese per mancanza di opportunità ed erano emigrati in Libia per motivi di lavoro. Lo scoppio della guerra ha costretto una parte della popolazione, in parte estranea alle vicende politiche nazionali, a scappare per ragioni di sicurezza. Oggi questi cittadini, scappati prima dalla miseria e poi dalle bombe, si vedono negare lo status di rifugiati a causa di un mero computo anagrafico.

Il Comitato Primo Marzo Molise, che nasce con lo scopo di contrastare ogni forma di razzismo nonché di favorire il rispetto dei diritti di ogni persona o popolo per garantire una convivenza civile e pacifica, ha seguito fin dall’inizio la questione dei rifugiati libici. Oggi, con l’aggravarsi della situazione, sia da un punto di vista umano che legale, il Comitato si sta attivando con forza per riportare questo problema all’attenzione delle istituzioni.

La questione, infatti, non può essere liquidata in modo così superficiale, pensando di negare lo status di rifugiati di guerra a coloro che, pur vivendo stabilmente in Libia da tempo, non sono originari di quel paese. Le responsabilità storiche e politiche impongono decisioni coraggiose e azioni lungimiranti, che tutelino i diritti sia dei cittadini immigrati che di quelli italiani.

La situazione attuale rappresenta una vera e propria bomba a orologeria: le condizioni dei rifugiati stipati negli alberghi in Campania sono drammatiche e sono aggravate dalla consapevolezza che, improvvisamente, esauriti gli ultimi fondi stanziati dal Governo come soluzione tampone, la strada e la clandestinità diventeranno l’unica alternativa possibile, con un conseguente impatto sociale devastante.

Per queste ragioni, il Comitato Primo Marzo Molise propone in termini concreti che venga riconosciuto a tutti lo status di rifugiati di guerra, e di conseguenza che venga loro rilasciato un permesso di soggiorno per motivi umanitari della validità di un anno. In questo modo si eviterà che la situazione attuale si trasformi all’improvviso in un’emergenza e si darà a queste persone la possibilità di trovare un lavoro e i mezzi per condurre una vita dignitosa e contribuire allo stesso tempo all’arricchimento umano e materiale del paese di accoglienza.

A tal proposito il Comitato Primo Marzo Molise  invita tutte le forze politiche presenti nelle istituzioni molisane, a presentare mozioni che impegnino le giunte a chiedere al Governo italiano, di decidere in tal senso, in un’ottica di dignità, democrazia e di giustizia.

Campobasso, 02 febbraio 2011.

Il Presidente del Comitato Primo Marzo Molise
Araceli Sanchez
primomarzo2010campobassochiocciolagmail.com

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