Prepariamoci: la Grecia è vicina

Di Manuel Colangelo

“La Grecia è lontana, la nostra economia è più solida e poi noi abbiamo già fatto la nostra parte”. Le confortevoli frasi del sobrio Monti negli Stati Uniti e del saggio Napolitano in Finlandia tutto fanno tranne che rassicurare.

I due condottieri del rigore Italico si ergono a paladini della salvezza dell’Europa e dei mercati internazionali: nel nuovo continente il Premier, oltre a farsi fotografare con Obama, si fa ricevere nel palazzo dei più potenti del mondo, a Wall Street, per convincere gli speculatori che in Italia si investe bene e si guadagna meglio, ormai questa è l’unica preoccupazione. Il dovere assoluto è, ormai, anche la priorità delle priorità: “convincere i mercati, convincere i mercati e convincere i mercati !”.

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Anche nel Molise la crisi è in “carne ed ossa”

di Paolo Di Lella

Spesso sentiamo parlare di crisi come di un fenomeno incomprensibile, una sorta di malattia che affligge il campo oscuro dell’economia. Numeri, percentuali, statistiche, calcoli complicati, etc… Insomma, sembra quasi di trovarsi di fronte a discorsi astratti, a speculazioni intellettuali. In questo senso, i mezzi di confusione di massa, soprattutto la televisione, non ci aiutano molto. Le trasmissioni dedicate ad analisi e approfondimenti su questi temi sono impostate sul confronto tra esponenti politici di opposti schieramenti che si accavallano l’uno all’altro, scontrandosi su tutto, finanche sui numeri oggettivi. I telegiornali parlano di contrazione dei consumi, di spread oltre i 500 punti, di Sarkozy e della Merkel che tramano contro i PIGS, poi tornano a parlare di vacanze, di settimane bianche, di gustosissime ricette culinarie, di diete e di moda come se nulla fosse…

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Risposta al sindaco di Campobasso sull’affaire Bibliomediateca

La Gazzetta del Molise del 5 Gennaio 2012 pubblica, a pagina 10 un articolo sulla questione della Bibliomediateca, citando l’appello contro l’internalizzazione dell’Unione degli Studenti e una breve risposta del Sindaco di Campobasso. È su quest’ultima che vorremmo concentrarci.

Il Sindaco esordisce dicendo che tre anni di gestione della Bibliomediateca sono costati 300.000 euro lordi, cioè 100.000 euro lordi all’anno, circa. Il dato è errato, dal momento che dalla relazione tecnica d’accompagnamento alla delibera risulta che la spesa annuale per la gestione della Biblioteca ammonta a 80.500 euro. Tralasciando il fatto che il solo concerto dei Pooh del 26 Giugno scorso è costato all’Amministrazione 96.000 euro e che tutta la manifestazione del Corpus Domini è costata 115000 euro, prendiamo dal sito di Altrimedia la relazione di 8 anni di attività, e vediamo i dati relativi all’attività degli ultimi 3 anni. Leggi tutto “Risposta al sindaco di Campobasso sull’affaire Bibliomediateca”

NO alla manovra classista! NO al governo delle banche!

Uds, Giovani Comunisti, Fgci, Link-2kappa8 fanno fronte comune contro la manovra e contro la gestione autoritaria della crisi. Partecipiamo insieme allo sciopero indetto dai sindacati, rimarcando d’altra parte le differenze, la visione di classe, la concezione antagonista di movimento. Un primo passo per la costituzione di un coordinamento, di una rete dei collettivi politici.

Lunedì 12 appuntamento alle ore 10 davanti alla Banca d’Italia, poi tutte/i in piazza Prefettura!

leggi il comunicato:

La manovra del governo Monti è una stangata in totale continuità con le politiche di Berlusconi. Graverà sulla media delle famiglie per 635 euro e sommato alle manovre di Berlusconi di luglio e agosto, l’impatto su ogni famiglia raggiungerà nel quadriennio 2011-2014, i 6.400 euro. La manovra colpisce sempre gli stessi, e salvaguarda sempre gli stessi. Colpisce le lavoratrici e i lavoratori, i pensionati, i giovani. Salvaguarda i grandi patrimoni, i grandi speculatori, i grandi evasori.
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Coordinamento molisano verso la grande mobilitazione del 15 Ottobre!

Compagne/i,

giovedì 22 Settembre presso il Circolo Prc “Peppino Impastato” a Campobasso si è svolta la prima assemblea del Coordinamento regionale in preparazione della prossima mobilitazione del 15 Ottobre.

L’obbiettivo del Coordinamento è quello di rompere il castello di luoghi comuni costruito dai media nazionali per oscurare i veri contenuti della crisi, i veri responsabili, le reali prospettive e le possibili, reali alternative all’austerity imposta dalla BCE alle classi popolari europee. Leggi tutto “Coordinamento molisano verso la grande mobilitazione del 15 Ottobre!”

Spiegare le vele per raccogliere il vento del cambiamento!

di Paolo Di Lella

Uno degli articoli più interessanti che ho avuto occasione di leggere negli ultimi tempi  è quello di Pietro Colagiovanni apparso sul Settimanale del Molise il 19 Giugno e intitolato “Il dopo referendum: Iorio, Vitagliano e la politica di fiore in fiore”. Nell’articolo si pone l’attenzione sulla strategia da anni coltivata, e ora finalmente posta in essere in maniera palese, dall’assessore regionale alla programmazione Gianfranco Vitagliano. Deve essere veramente una scuola eccellente quella in cui è cresciuto il nostro assessore (quella di Girolamo Lapenna) perché quanto meno gli ha insegnato l’arte di fare politica compiacendo i rapporti di forza reali che via via si determinano nel complesso campo dell’economia, e pazienza se questi si dimostrino antipopolari e nefasti per l’ambiente. Colagiovanni sostiene chiaramente la tesi secondo la quale i poteri forti dell’economia regionale si stiano adoperando per una transizione indolore dall’oramai compromesso sistema iorista ad un nuovo governo di stampo confindustriale, che rappresenti apparentemente un novum ma che di fatto costituisca un esperimento di cogestione amministrativa.

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CONTRO IL LAVORO GRATUITO, again

Ho già scritto in passato su questo blog di stage, tirocini e tutte le altre merdate che hanno inventato per farci lavorare gratis.

Dell’impatto che questo ha nel peggiorare le condizioni di lavoro di tutti e tutte.

Della nostra sconcertante incapacità di rendercene conto.

In quel post la domanda che mi angosciava era soprattutto “come abbiamo fatto a diventare così”, per cui mi sono lasciata andare a un pippone di svariate pagine su come la nostra generazione, fin dalle scuole medie, sia stata addestrata a pensare che se lavori, sei tu che devi dire grazie a chi ti fa lavorare piuttosto che il contrario.

Sono quasi certa che nessuno sia arrivato in fondo a leggere quel post chilometrico (e ha fatto male, sia chiaro: i miei ricordi del liceo, tra l’altro, sono molto interessanti).

Comunque, se oggi voglio dare una rinfrescatina all’argomento, è perché sono molto molto molto incazzata. Leggi tutto “CONTRO IL LAVORO GRATUITO, again”