Dom 30 a CB – Cittadinanza e voto alle amministrative per le/i migranti

“L’Italia sono anch’io”: due proposte di legge di iniziativa popolare per dare automaticamente la cittadinanza italiana ai figli e alle figlie di stranieri nati in Italia e per dare il diritto di voto alle elezioni comunali, provinciali e regionali ai migranti con almeno 5 anni di residenza.

Sarà possibile firmare domani domenica 30 ottobre in centro a Campobasso ai banchetti predisposti (tempo permettendo) dall’associazione Primo Marzo.

Inoltre è possibile firmare fino al mese di febbrario presso il comune di Campobasso, oppure contattare l’associazione per portare un modulo presso il proprio comune di residenza o per raccogliere firme fra i propri amici, familiari e colleghi (i contatti sono in fondo a questo articolo).

La campagna è promossa fra gli altri dalla Rete 2G seconde generazioni, Comitato primo marzo, Arci, Acli, Caritas, Cgil, Asgi-Associazione studi giuridici sull’immigrazione e molte altre realtà. Con una sola giornata nazionale di raccolta firme sono già state raccolte in tutta Italia oltre diecimila firme. Ne servono 50 mila entro la fine di febbraio.

La proposta di legge sulla cittadinanza va a sanare una situazione assurda, della quale gli italiani nativi spesso sanno ben poco: i figli e le figlie dei migranti, anche se sono nati in Italia, al compimento del diciottesimo anno di età hanno solo un anno di tempo per chiedere la cittadinanza italiana. Se non lo fanno, allo scadere del diciannovesimo anno di età rischiano di essere “rimpatriati”. Inoltre, possono chiederla solo se non hanno mai interrotto, nel corso della loro vita, la residenza in Italia. Insomma, sei mesi passari dai nonni nel paese d’origine possono compromettere la possibilità di ottenere la cittadinanza.

Possibilità che con la legge attuale è negata del tutto ai ragazzi e alle ragazze nati all’estero, anche se sono arrivati in Italia da piccoli e hanno frequentato tutte le scuole in Italia. Con la maggiore età, questi devono chiedere il permesso di soggiorno per lavoro o per studio e rischiano, ad ogni rinnovo, di essere separati dalla loro famiglia e rimpatriati in un paese del quale spesso conoscono a stento la lingua.

La proposta di legge estende la possibilità di ottenere la cittadinanza anche ai minori che sono entrati in Italia prima dei dieci anni e rende automatico il conferimento della cittadinanza, salvo rinuncia da parte dell’interessato/a; inoltre rende più eque le procedure per l’acquisizione della cittadinanza da parte degli adulti (per matrimonio o per naturalizzazione) e introduce l’obbligo per lo Stato di offrire a chi voglia diventare cittadino/a italiano/a percorsi formativi adeguati per imparare la lingua e la Costituzione.

La seconda proposta di legge estende l’elettorato attivo e passivo alle persone che, pur avendo la cittadinanza straniera, risiedono legalmente sul territorio da almeno 5 anni. Il testo riprende una proposta formunalta dall’Anci, l’associazione dei comuni italiani.

Per saperne di più: http://www.litaliasonoanchio.it/

Per contattare l’associazione Primo Marzo di Campobasso: Paolo 320 0589702; Adelmo 0874492327 (ore ufficio); primomarzo2010campobasso[chiocciola]gmail.com