Antenna di Castropignano, il TAR dispone nuovi controlli

Il 30 novembre scorso il Tar del Molise ha disposto la sospensiva dell’autorizzazione rilasciata dal comune di Castropignano per l’installazione dell’antenna Wind sulla torre dell’orologio del paese, e ha incaricato l’ARPA  di controllare l’entità del cumulo di emissioni  elettromagnetiche derivante dalle antenne della Torre dell’Orologio e dalle antenne installate anni fa in località Poggetto (sul terreno dell’Hotel Palma). La progettazione presentata dalla multinazionale incaricata dell”installazione delle antenne, infatti, aveva ignorato del tutto l’esistenza delle antenne Telecom; chissà perché?!!

Sono stati alcuni cittadini e cittadine del Comitato “No Antenna”, assistiti dall’avvocato Antonio Ciarfeo, a ricorrere al tribunale amministrativo. La prossima udienza è prevista per il 17 gennaio.

da www.castropignano.net

Sab 27. Concerto benefit a sostegno dei denunciati di Isernia

Sabato 27 ottore dalle ore 22,00
concerto di Gli ultimi e I tubi arancioni
presso RAGNAROCK LIVE PUB – Salita S. Paolo, Campobasso

L’entrata sarà a sottoscrizione libera, per sostenere le spese legali delle compagne e dei compagni condannate/i a 1350 euro di multa e 10 giorni di carcere per la manifestazione contro Casapound del 27 ottobre 2011.


Dopo l’appello che ha visto l’adesione di tanti singoli e realtà collettive da tutta Italia, un’occasione per dimostrare concretamente la propria solidarietà.


C.A.A.M.  Comitato Antifascista Antirazzista Molisano

IL BENESSERE È UN OPTIONAL

Appunti a margine dell’incontro-discussione con Leo Terzano, Medico di Medicina Generale di Campobasso, sulla questione del Registro Tumori in Molise.

Spesso ci dimentichiamo di noi stessi.

Presi dal vortice della routine quotidiana dimentichiamo di fermarci un attimo e prenderci cura di noi. Questo accade perché viviamo in una società dove il benessere è tale solo quando lo compriamo a caro prezzo, come in palestra o dall’estetista. Manca sempre più spesso la concezione del benessere, inteso nel senso più vero della parola come star bene con il nostro corpo e quindi con gli altri, come ben-essere.

Viviamo solo con il cervello e con le dita, siamo tutti consumatori/consumati, alienati da noi stessi.
Proprio perché concepiamo il nostro corpo solo come arma di seduzione verso il prossimo, come oggetto d’uso, da far perfezionare a caro prezzo dagli esperti della “bellezza”, che non riusciamo ad accorgerci di quello che ci succede sotto il naso. Respiriamo aria sempre più tossica, mangiamo frutta e verdura coltivata accanto a discariche di rifiuti tossici, usiamo oggetti costruiti con materiali sempre più tecnologici e sempre più nocivi. I rifiuti sono entrati oramai nel nostro ciclo biologico, fin dentro il nostro patrimonio genetico, ma continuiamo ossessivamente a pensare solo al nostro aspetto esteriore, dimenticandoci di essere il nostro corpo. Leggi tutto “IL BENESSERE È UN OPTIONAL”

Inserimenti lavorativi: la Salute Mentale a supporto delle istituzioni

Riceviamo e pubblichiamo volentieri un comunicato della Rete Salute Mentale Campobasso  

 Un comparto socio – sanitario che sia modellato non solo su direttive statali, ma anche e soprattutto sulle proposte e le istanze provenienti dalla base, all’insegna di trasparenza e partecipazione. Questo il senso degli incontri svoltisi presso il Centro di Salute Mentale di Campobasso al fine di fornire linee guida di supporto ai dispositivi in via di determinazione a cura della Regione Molise. Leggi tutto “Inserimenti lavorativi: la Salute Mentale a supporto delle istituzioni”

No all’antenna a Castropignano

Riceviamo e pubblichiamo un articolo riguardante l’ipotesi di installazione di un’antenna Wind nel centro storico di Castropignano. L’ennesimo caso in cui cittadini preoccupati per la propria salute, che vogliono difendere i beni storici e architettonici, si scontrano con gli interessi dei privati e soprattutto con l’urgente necessità degli amministratori locali di aumentare le entrate dei magri bilanci comunali. Anche a costo di sacrificare un altro pezzettino di democrazia, come già il governo “tecnico” con i suoi tagli sta facendo.  Leggi tutto “No all’antenna a Castropignano”

Genova G8. La memoria non si scrive sulla carta bollata.

Domani, 19 luglio 2012, è l’undicesimo anniversario dell’inizio della tre giorni di manifestazioni contro il vertice del G8 a Genova, 19  – 21 luglio 2001. All’epoca, avevo 18 anni.

Il 5 luglio scorso una sentenza della Cassazione ha stabilito la copevolezza di 25 tra funzionarie agenti della polizia che la notte del 21 luglio 2001, a manifestazioni finite, fecero irruzione in una ex scuola in cui dormivano 92 manifestanti italiani e stranieri, facendo 70 feriti, di cui tre gravissimi, e arrestando illegalmente 75 persone, che furono poi torturate nella caserma di Bolzaneto.Alcuni dei condannati perderanno il posto. Nessuno andrà in galera. Centinaia di loro colleghi, ugualmente responsabili di quello e di altri orrori avvenuti durante il G8 di Genova, non passeranno mai dall’aula di un tribunale.

Il 13 luglio, un’altra sentenza ha stabilito che dici manifestanti presi nel mucchio e accusati di atti di violenza contro le cose, in virtù di un articolo mai abrogato del vecchio codice penale fascista, dovranno stare in stare in galera per 10 o 15 anni ciascuno.

Che lo stato di diritto fosse morto e seppellito, l’avevo già capito a Genova, quando avevo appena 18 anni, e poi nei mesi seguenti, con il regime di eccezione, repressione e sorveglianza che si istaurò subito dopo gli attentati dell’11 settembre.

Ora dobbiamo fare di tutto per tirare fuori dalla galera i nostri compangi/e.

Ma guai a delegare alle carte bollate dei tribunali il compito di elaborare e trasmettere la memoria . Avevo in mente questo post da quando ho visto Diaz al cinema.

Leggi tutto “Genova G8. La memoria non si scrive sulla carta bollata.”

Non si fa cassa con l’aumento della tassa

Meno finanziamenti alle scuole e alle università pubbliche, più tasse per gli studenti: questa é la ricetta dei ministri Maria Stella Gelmini e Giulio Tremonti.

Gelmini? Tremonti? Ma non erano andati a casa, loro e tutto il governo Berlusconi? Sì, loro sono passati, ma la pessima riforma dell’istruzione rimane: la sta portando avanti il governo dei tecnici approvando uno dietro l’altro i decreti attuativi. Un’ulteriore conferma, se mai ce ne fosse stato bisogno, della continuità tra il ventennio berlusconiano e la parentesi(?) tecnica.

E la pessima riforma dell’istruzione sta avendo le sue conseguenze anche in casa Unimol, ancora una volta sulla pelle degli studenti e delle studentesse. Leggi tutto “Non si fa cassa con l’aumento della tassa”

13 giugno. Se ci bloccano il futuro bloccheremo la città

 

Siamo precari, studenti, lavoratori. Siamo noi, più di tutti, ad essere colpiti dalla crisi del capitalismo globale e finanziario.

Dopo che la Bce ha regalato già 1.000 miliardi negli ultimi tre mesi a tutte le banche europee e mentre si sta decidendo in questo momento se gli Stati e la Bce devono risolvere la crisi di liquidità delle banche spagnole, la disoccupazione ha raggiunto l’11% e in alcuni paesi la disoccupazione giovanile supera il 50% (è il caso della Spagna; in Italia è del 35%).

Il Fiscal Compact impone ovunque misure di austerità che si traducono in tutti i paesi in riforme che cancellano il welfare e i diritti dei lavoratori. Dalla Grecia all’Italia, passando per la Spagna, si sta costruendo un mercato del lavoro senza regole fondate sulla sottoretribuzione e la precarietà. Il DDL Fornero, già approvato con la fiducia (nonostante non sia un decreto d’urgenza) al Senato, precarizza tutto il mondo del lavoro. Con la scusa di eliminare il dualismo del mercato del lavoro e degli ammortizzatori sociali, il governo Monti ha deciso, con mossa neoliberale, di livellare tutto verso il basso. Non si sfoltisce la giungla della contrattazione atipica, non si agevola il lavoro stabile, anzi, non si sostengono i lavoratori autonomi di nuova generazione, ma li si penalizza con l’aumento scellerato delle aliquote della già fasulla gestione separata dell’Inps. Viene eliminata ogni forma di ammortizzatori sociali.

Un DDL fatto in nome dei giovani che invece colpisce i giovani e distrugge il diritto del lavoro, eliminando l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori e rafforzando ulteriormente l’articolo 8 dell’ultima manovra finanziaria del governo Berlusconi (distruzione della contrattazione nazionale collettiva a favore della contrattazione aziendale).

Di fronte a questo scempio è necessario e urgente la convocazione di uno sciopero generale da parte della CGIL.

Nel vuoto dell’iniziativa politica e sindacale, fatta eccezione dell’iniziativa della FIOM e di alcuni settori del sindacalismo di base, abbiamo deciso di rompere il silenzio e rimetterci in cammino, a partire dall’esigenza di costruire una coalizione sociale ampia, che sappia opporsi oggi al DDL Fornero, ma più in generale alle politiche neoliberali di Monti e della troika. Scegliere e costruire la coalizione, significa comprendere che ciascun soggetto non è autosufficiente, ma esiste l’urgenza di resistere ad un’offensiva senza precedenti, in un tornante della storia altrettanto inedito.

Oggi con le nostre azioni e pratiche condivise intendiamo bloccare l’approvazione del DDL Fornero

Mentre l’Europa affonda per colpa delle banche e i governi ci impoveriscono, noi non restiamo a guardare. Ci rimettiamo in movimento, per “esonerare il commissario tecnico” Monti, per riprendere in mano il nostro futuro.

 

Blockupy DDL Fornero

Comitato molisano No Debito 

Report della presentazione del libro di Nicola Tanno

Martedì 29 maggio Nicola Tanno ha presentato a Campobasso il suo libro-racconto intitolato “Tutta colpa di Robben”. L’iniziava si è rivelata molto ben costruita e molto interessante da vari punti di vista: affrontare la vicenda personale di Nicola e farlo anche attraverso una visione politica è stata la sfida della presentazione, ed è la scommessa vincente del libro. Pubblichiamo un breve report della presentazione, alla quale abbiamo partecipato con un intervento. Leggi tutto “Report della presentazione del libro di Nicola Tanno”