AltrAgricoltura – Esempi per il cambiamento

Oggi, Venerdì 31 Agosto 2012, a Larino si terrà il convegno organizzato da Larinascita con la nostra partecipazione. Il terreno comune su cui si incroceranno i nostri differenti percorsi politici sarà quello dell’agricoltura e più in generale la sostenibilità globale sul territorio della cosidetta attività primaria . Per comprendere, quindi, quali prospettive abbia il mondo rurale nello scenario di cambiamento in cui siamo violentemente immersi. Nostro malgrado, perché  gli esiti che l’ideologia neoliberista, che guida l’azione di governo, sono già distruttivi. Leggi tutto “AltrAgricoltura – Esempi per il cambiamento”

ISERNIA, IN NOME DEL POPOLO ITALIANO, CONDANNA PENALE PER SETTE ANTIFASCISTI

di Marinella Ciamarra

Il Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Isernia, dietro richiesta del Pubblico Mnistero, emette in questi giorni un decreto penale di condanna nei confronti di sette molisani colpevoli di “aver raggiunto Via Graziani in prossimità del Palazzo della provincia di Isernia, ed aver gridato slogan del tipo “Il Molise è antifascista” ed intonando la canzone “Bella Ciao”. Proprio così si legge nel decreto emesso dal Tribunale di Isernia. Con tanto di intestazione: “In nome del popolo italiano”. Leggi tutto “ISERNIA, IN NOME DEL POPOLO ITALIANO, CONDANNA PENALE PER SETTE ANTIFASCISTI”

Solidarietà alle compagne e ai compagni del CAAM

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato del Circolo PRC “P. Impastato” di Campobasso

Il circolo PRC “P. Impastato” di Campobasso esprime forte costernazione per la notizia diffusasi nei giorni scorsi circa il provvedimento di condanna penale che ha colpito sette giovani attivisti del CAAM (Comitato Antifascista e Antirazzista Molisano). Il Partito della Rifondazione Comunista tiene a sottolineare la propria vicinanza alle compagne e ai compagni colpiti da tale sentenza ritenendo profondamente sbagliato criminalizzare chiunque ponga in essere iniziative volte a contrastare le organizzazioni fasciste. Leggi tutto “Solidarietà alle compagne e ai compagni del CAAM”

Inserimenti lavorativi: la Salute Mentale a supporto delle istituzioni

Riceviamo e pubblichiamo volentieri un comunicato della Rete Salute Mentale Campobasso  

 Un comparto socio – sanitario che sia modellato non solo su direttive statali, ma anche e soprattutto sulle proposte e le istanze provenienti dalla base, all’insegna di trasparenza e partecipazione. Questo il senso degli incontri svoltisi presso il Centro di Salute Mentale di Campobasso al fine di fornire linee guida di supporto ai dispositivi in via di determinazione a cura della Regione Molise. Leggi tutto “Inserimenti lavorativi: la Salute Mentale a supporto delle istituzioni”

No all’antenna a Castropignano

Riceviamo e pubblichiamo un articolo riguardante l’ipotesi di installazione di un’antenna Wind nel centro storico di Castropignano. L’ennesimo caso in cui cittadini preoccupati per la propria salute, che vogliono difendere i beni storici e architettonici, si scontrano con gli interessi dei privati e soprattutto con l’urgente necessità degli amministratori locali di aumentare le entrate dei magri bilanci comunali. Anche a costo di sacrificare un altro pezzettino di democrazia, come già il governo “tecnico” con i suoi tagli sta facendo.  Leggi tutto “No all’antenna a Castropignano”

Genova G8. La memoria non si scrive sulla carta bollata.

Domani, 19 luglio 2012, è l’undicesimo anniversario dell’inizio della tre giorni di manifestazioni contro il vertice del G8 a Genova, 19  – 21 luglio 2001. All’epoca, avevo 18 anni.

Il 5 luglio scorso una sentenza della Cassazione ha stabilito la copevolezza di 25 tra funzionarie agenti della polizia che la notte del 21 luglio 2001, a manifestazioni finite, fecero irruzione in una ex scuola in cui dormivano 92 manifestanti italiani e stranieri, facendo 70 feriti, di cui tre gravissimi, e arrestando illegalmente 75 persone, che furono poi torturate nella caserma di Bolzaneto.Alcuni dei condannati perderanno il posto. Nessuno andrà in galera. Centinaia di loro colleghi, ugualmente responsabili di quello e di altri orrori avvenuti durante il G8 di Genova, non passeranno mai dall’aula di un tribunale.

Il 13 luglio, un’altra sentenza ha stabilito che dici manifestanti presi nel mucchio e accusati di atti di violenza contro le cose, in virtù di un articolo mai abrogato del vecchio codice penale fascista, dovranno stare in stare in galera per 10 o 15 anni ciascuno.

Che lo stato di diritto fosse morto e seppellito, l’avevo già capito a Genova, quando avevo appena 18 anni, e poi nei mesi seguenti, con il regime di eccezione, repressione e sorveglianza che si istaurò subito dopo gli attentati dell’11 settembre.

Ora dobbiamo fare di tutto per tirare fuori dalla galera i nostri compangi/e.

Ma guai a delegare alle carte bollate dei tribunali il compito di elaborare e trasmettere la memoria . Avevo in mente questo post da quando ho visto Diaz al cinema.

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Non si fa cassa con l’aumento della tassa

Meno finanziamenti alle scuole e alle università pubbliche, più tasse per gli studenti: questa é la ricetta dei ministri Maria Stella Gelmini e Giulio Tremonti.

Gelmini? Tremonti? Ma non erano andati a casa, loro e tutto il governo Berlusconi? Sì, loro sono passati, ma la pessima riforma dell’istruzione rimane: la sta portando avanti il governo dei tecnici approvando uno dietro l’altro i decreti attuativi. Un’ulteriore conferma, se mai ce ne fosse stato bisogno, della continuità tra il ventennio berlusconiano e la parentesi(?) tecnica.

E la pessima riforma dell’istruzione sta avendo le sue conseguenze anche in casa Unimol, ancora una volta sulla pelle degli studenti e delle studentesse. Leggi tutto “Non si fa cassa con l’aumento della tassa”

13 giugno. Se ci bloccano il futuro bloccheremo la città

 

Siamo precari, studenti, lavoratori. Siamo noi, più di tutti, ad essere colpiti dalla crisi del capitalismo globale e finanziario.

Dopo che la Bce ha regalato già 1.000 miliardi negli ultimi tre mesi a tutte le banche europee e mentre si sta decidendo in questo momento se gli Stati e la Bce devono risolvere la crisi di liquidità delle banche spagnole, la disoccupazione ha raggiunto l’11% e in alcuni paesi la disoccupazione giovanile supera il 50% (è il caso della Spagna; in Italia è del 35%).

Il Fiscal Compact impone ovunque misure di austerità che si traducono in tutti i paesi in riforme che cancellano il welfare e i diritti dei lavoratori. Dalla Grecia all’Italia, passando per la Spagna, si sta costruendo un mercato del lavoro senza regole fondate sulla sottoretribuzione e la precarietà. Il DDL Fornero, già approvato con la fiducia (nonostante non sia un decreto d’urgenza) al Senato, precarizza tutto il mondo del lavoro. Con la scusa di eliminare il dualismo del mercato del lavoro e degli ammortizzatori sociali, il governo Monti ha deciso, con mossa neoliberale, di livellare tutto verso il basso. Non si sfoltisce la giungla della contrattazione atipica, non si agevola il lavoro stabile, anzi, non si sostengono i lavoratori autonomi di nuova generazione, ma li si penalizza con l’aumento scellerato delle aliquote della già fasulla gestione separata dell’Inps. Viene eliminata ogni forma di ammortizzatori sociali.

Un DDL fatto in nome dei giovani che invece colpisce i giovani e distrugge il diritto del lavoro, eliminando l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori e rafforzando ulteriormente l’articolo 8 dell’ultima manovra finanziaria del governo Berlusconi (distruzione della contrattazione nazionale collettiva a favore della contrattazione aziendale).

Di fronte a questo scempio è necessario e urgente la convocazione di uno sciopero generale da parte della CGIL.

Nel vuoto dell’iniziativa politica e sindacale, fatta eccezione dell’iniziativa della FIOM e di alcuni settori del sindacalismo di base, abbiamo deciso di rompere il silenzio e rimetterci in cammino, a partire dall’esigenza di costruire una coalizione sociale ampia, che sappia opporsi oggi al DDL Fornero, ma più in generale alle politiche neoliberali di Monti e della troika. Scegliere e costruire la coalizione, significa comprendere che ciascun soggetto non è autosufficiente, ma esiste l’urgenza di resistere ad un’offensiva senza precedenti, in un tornante della storia altrettanto inedito.

Oggi con le nostre azioni e pratiche condivise intendiamo bloccare l’approvazione del DDL Fornero

Mentre l’Europa affonda per colpa delle banche e i governi ci impoveriscono, noi non restiamo a guardare. Ci rimettiamo in movimento, per “esonerare il commissario tecnico” Monti, per riprendere in mano il nostro futuro.

 

Blockupy DDL Fornero

Comitato molisano No Debito